Pontida, 08-08-2009
Le gabbie salariali per difendere il salario dei lavoratori del Nord dove il costo della vita e' piu' alto che al Sud, ma anche difesa dei dialetti, che rappresentano la storia e la tradizione: sono le nuove battaglie che Umberto Bossi ha deciso di lanciare per il prossimo autunno.
A Pontida, dove ogni anno si raduna il popolo leghista, il ministro delle riforme ha rispolverato lo slogan a lui e ai leghisti tanto caro "stop con Roma ladrona e padrona".
Bossi ha colto l'occasione della festa leghista di Pontida per rispondere al presidente della Camera Gianfranco Fini che da Marcinelle, dove nel 1956 morirono 262 minatori, molti dei quali lombardi e veneti emigrati in Belgio, ha ricordato ai politici del Nord di pensare ai loro antenati immigrati: "Noi - ha detto Bossi - andavamo a lavorare non ad uccidere la gente".
Le gabbie salariali sono una vecchia idea del leader della Lega che nei giorni scorsi, dopo il dibattito sul Sud, ha deciso di rilanciarla con maggior forza: "Qui - ha detto - gli stipendi sono troppo bassi. Invece di dare tanti soldi allo stato bisogna metterli in busta paga.
Quest'estate la Lega si battera' per i salari legati al costo della vita". Se l'idea di sottoporre i professori delle scuole ad un test del dialetto ha suscitato molte polemiche, Bossi ha voluto rilanciare il tema: "Stop alla carcerazione dei nostri dialetti imposta da Roma ladrona.
Quest'estate scriveremo una legge per la salvaguardia dei nostri dialetti che devono essere insegnati anche nelle scuole perche' rappresentano la nostra storia e per secoli sono stati la nostra lingua".
Per il popolo leghista, con l'entrata in vigore del disegno di legge sulla sicurezza e quindi delle ronde, l'8 agosto e' una data storica: "E' una vittoria del governo" ha spiegato Bossi evidentemente insoddisfatto dal fatto che molti sindaci anche del centrodestra, come la Moratti e Alemanno a Milano e a Roma, hanno deciso di attendere: "Peggio per loro. Vorra' dire che le useranno i cittadini".
Come spesso accade per la Lega in estate, i temi politici per dopo le ferie vengono anticipati a Pontida e a Ponte di Legno: "Arrivando a Pontida - ha concluso Bossi - alcuni fratelli padani mi hanno detto che sono pronti a partire a un mio ordine. Noi saremo in prima fila perche' abbiamo fatto la Lega non per vincere le elezioni ma per andare fino in fondo".
Per il popolo leghista, con l'entrata in vigore del disegno di legge sulla sicurezza e quindi delle ronde, l'8 agosto e' una data storica: "E' una vittoria del governo" ha spiegato Bossi evidentemente insoddisfatto dal fatto che molti sindaci anche del centrodestra, come la Moratti e Alemanno a Milano e a Roma, hanno deciso di attendere: "Peggio per loro. Vorra' dire che le useranno i cittadini".
Come spesso accade per la Lega in estate, i temi politici per dopo le ferie vengono anticipati a Pontida e a Ponte di Legno: "Arrivando a Pontida - ha concluso Bossi - alcuni fratelli padani mi hanno detto che sono pronti a partire a un mio ordine. Noi saremo in prima fila perche' abbiamo fatto la Lega non per vincere le elezioni ma per andare fino in fondo".
AVANTI COSI', LA LEGA NORD PIEGA LA STORIA
32 commenti:
Bella la battaglia delle gabbie salariali. Ma come può andare a finire? Incrementi di stipendi per i dipendenti del nord? Non credo proprio, casomai tagli per quelli del sud. E allora a quelli del nord che ne viene? Mi dispiace ma questa è solo propaganda.
Questo è quello che credi tu.
E certamente non ha senso.
sta emergendo (se esiste qualcuno che ancora non se n'è accorto) che non esiste nè PD nè PDL, ma solo un partito trasversale meridionalista con una faccia da culo talmente grande da pretendere più politici meridionali anche a fronte di un monopolio sudista nelle aule del parlamento.
E voi imbecilli ancora li votate!!!
Non so se le gabbie salariali siano la soluzione, certamente io, come cittadino VENETO, difronte ad un partito (PD, PDL ed UDC) che reclama soldi e potere al sud, prendere la tessera e la butterei al cesso, e mi iscriverei alla LEGA veloce come il vento!
SECESSIONE SUBITO!
Il costo della vita è notevolmente più alto al Nord, quindi stipendi diversi sono la cosa migliore, e è logico che tutti i partiti sudisti non vogliono, come sempre solo la Lega fa gli interessi del Nord.
che i politici meridionali facciano l'interesse sempre e solo del meridione, questo è comprensibile.
Ma che ci siano veneti che ancora votano e supportano quei politici, questo è assurdo.
SVEGLIA VENETO! SVEGLIA NORD!
La lega è al governo e vota i finanziamenti al Sud (Catania, Roma, ecc.) e poi la colpa è del PD e dell'UDC. Non vedo logica.
Gabbie salariali? I contratti nazionali definiscono aspetti normativi e la retribuzione minima.
Non rimane che ai lavoratori del nord rivendicare, in sede di contratto integrativo, un adeguamento salariale su base locale. Funziona già così, perchè tutto questo rumore?
Forse si cerca qualche finanziamento statale senza copertura?
rivendicare cosa?
ed i sindacati dove sono?
sono loro che dovrebbero rivendicare gli adeguamenti salariali, ed invece niente di niente.
Vergogna!
I sindacati hanno mangiato a sufficienza e hanno rovinato la politica. E' tempo che spariscano.
la solita propaganda! Perchè non dite chiaramente che al nord non ne verrà comunque nulla gabbie o non gabbie. Ogni volta che il PDL destina nuovi fondi al SUD vi calate le brache!
PD e PDL possono destinare fondi a chiunque a prescindere dall'opinione della Lega, fin tanto che le regioni del Nord continueranno a dare il voto a quei due partiti meridionalisti, la Lega da sola non può opporsi.
Se la votassimo tutti le cose cambierebbero, e comunque, a parte qualche stanziamento mirato, mi pare che Tremonti e Berluska abbiano ridotto parecchio le erogazioni a fondo perduto, visto che durante i governi di csx nessun terrone si é lamentato di non ricevere abbastanza denaro.
"nord libero" sei forte!
La lega, che governa, non può fare nulla, il pd all'opposizione stanzia fondi per il sud!
Ma chi se la beve questa?
Casini e Di Pietro sono incazzati neri per un taglio complessivo di 31 miliardi di euro al sud. Mettetevi d'accordo.
i leghisti in politica sono come le donne al volante
w la nuova cassa del mezzogiorno. andreotti ormai vi fà un baffo
w la nuova cassa del mezzogiorno. andreotti ormai vi fà un baffo
ho letto poi che maroni ha destinato 20 milioni di euro a roma per nuovi alloggi per nomadi. e la lega tace, anzi rompe le palle a cacciari per 3 casette messe in croce.....W la lega
"RAZZISTA IO? DI PIU’! ODIO I MANTENUTI, GLI ALBANESI, GLI ZINGARI, I NEGRI, GLI EBREI, I MAROCCHINI, I VIGILI, I PRETI, I COMUNISTI, I POLITICI, I RUFFIANI, E A VOLTE MI STO SULLE PALLE ANCH’IO.
ILLUSO, PAZZO, FESSO VA BENE! COMUNISTA MAI."
Noi italiani con la democrazia e con il voto abbiamo fatto solo danni nella nostra storia. Sarebbe stato molto meglio rimanere sotto Napoleone.
sei ebete o cosa? (domanda retorica).
Se io faccio una proposta di legge e la votano i più grossi schieramenti presenti in parlamento, che la Lega sia o nn sia al governo conta un cazzo!
Eri una faina in matematica, eh?
indulto docet
'Questo governo nega i fondi Fas al Mezzogiorno'
Repubblica — 24 marzo 2009 pagina 4 sezione: BARI
«ALLA Puglia il Governo Berlusconi impedisce l' attivazione in funzione anticiclica dei fondi nazionali per lo sviluppo». Anche la Cgil si schiera a fianco dei governatori del Sud che lunedì prossimo si incontreranno a Bari per fare fronte unico contro la mancata erogazione dei fondi Fas. «La Cgil propone alle Regioni, che hanno giustamente abbandonato i lavori della conferenza, di avviare subito un confronto per sup e r a r e l ' i m p a s s e creata dai comportamenti contraddittori del Governo», ha proposto la segretaria confederale della Cgil, Vera Lamonica. Posizione condivisa dal segretario regionale pugliese, Gianni Forte
POLITICA
Il Pd attacca: finora hanno solo rubato fondi al Mezzogiorno
28 luglio 2009
«Il Governo deve smettere di dire bugie al Paese e al Mezzogiorno. La vera novità positiva sarebbe quella costituita dalla restituzione alle regioni meridionali dei Fondi che in questi mesi l'Esecutivo ha letteralmente rubato al Sud. E invece oggi leggiamo ancora di mirabolanti promesse dopo che tantissime cose sono state finanziate con risorse destinate al Mezzogiorno». Lo afferma Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del PD, a proposito degli annunci fatti dal governo in merito ad un piano per il Sud. Tutto il partito democratico, a cominciare da D'Antoni, attacca parlando di presa in giro dei meridionali: «La situazione
del Mezzogiorno italiano è sotto gli occhi di tutti - dice ancora Anna Finocchiaro - è evidente che la crisi economica colpisce di più il Sud del nostro Paese.
«Non è certo con una idea leghista di interdizione nei confronti del governo nazionale -continua la senatrice del Pd - che si potranno risolvere i problemi. E quello che sta succedendo nella maggioranza ci racconta che si tratta solo di lotte di potere.
Il tema vero è quello delle riforme e della formazione di nuove classi dirigenti.
"Sorge spontaneo un interrogativo - dice l'ex minisatro Pd Damiano - ma dove erano questi paladini del sud quando Tremonti tagliava i fas? ora assistiamo ad incredibili sdoppiamenti di personalità e di funzioni da parte degli esponenti del pdl che parlano col tono e il piglio di chi si accinge a fare seria opposizione, è una cosa «ridicola e offensiva per i cittadini meridionali. la verità- conclude- è che il governo Berlusconi ha privato il sud di oltre 26 miliardi di euro, tutto il resto è solo una patetica recita».
Va all'attacco il governatore dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, che è anche presidente della Conferenza delle Regioni. «Non c'è cosa peggiore della confusione e della propaganda», ha affermato. «Del piano per il sud - ha aggiunto - non sappiamo nulla: è solo un annuncio». Ma guai a pensare di «prendere risorse alle Regioni del Sud». Il tema, dice in sostanza Errani, è quello delle risorse. «Sui fondi Fas nazionali, chiediamo di capire come siamo messi, visto che sono stati usati come un bancomat per la spesa corrente. Sui fondi Fas regionali c'era stata una riduzione di 1,3 miliardi di euro con l'impegno del governo a reintegrare la cifra». A questo punto, «vogliamo chiarezza, conti alla mano
scorzè citta dei piega-storie
Nord libero, certo che esordire con "sei ebete o cosa? (domanda retorica)." fa capire molto.
Lo schema proposto:
1: offesa iniziale = non serve a nulla ma va bene lo stesso
2: spiegazione = concetti teorici che non si applicano al parlamento
3: offesa finale = non serve a nulla ma va bene lo stesso
Considerazione personale: lascia perdere
Una cosa è votare in parlamento una legge (per esempio il finanziamento del comune di Catania che altrimenti sarebbe fallito), un'altra è lamentarsi sui giornali.
La responsabilità non è la stessa.
lega careghe sempre più isolata con il suo elettorato di poveretti ahimè decisivo alle elezioni.
i furbi vincono sempre.
spero di non diventare mai un leghista
w la politica dei trattori
w il ce l'ho duro
w il tiro al bersaglio sui gommoni
w la secessione
w il nord
propongo l'annessione all'austria
anzi invadiamola
Perchè non apriamo un blog caricaturale dove fare della sana satira (in modo educato e rispettoso, anzi """trasversale""") in risposta agli isterismi leghisti di questo blog e dintorni?
finchè rimaniamo degli anonimi nella tana del leone non facciamo altro che fare della pubblicità a questa di catto-trattori.
-------
perchè no verxemo un blog caricaturae dove far dea bona satira (co educasion e rispeto, ansi "trasversae") in risposta ae tamarrae/cagae leghiste de sto blog e dintorni?
finchè rimanemo anonimi no femo altro che far publicità a sto blog de catto-tratori.
semplicemente perchè siete delle caricature, e gestire un blog lasciando a tutti la possibilità di criticarvi è qualcosa che non appartiene alla vostra pseudo-cultura.
Attacchi personali, gossip, chiacchiere da bar, ricatti e dispettini, altro non siete in grado si fare.
Se ci riuscirete, avrete la mia ammirazione.
Voi del Pd avevate un blog ma appena qualcuno ha provato a scrivere qualche opinione diversa dalla vostra avete chiuso tutto. Andate a cagare.
insegnare il dialetto a scuola significa rovinarlo, snaturarlo. Inquadrare il dialetto in un programma scolastico significa standardizzarlo e andare a perderne le sfumature. Ricordiamoci che solo tra Scorzè e Rio S. Martino c'è chi dice "ti gà" e chi dice "ghèto". come si fa a rendere un dialetto che cambia almeno ogni 15km, una lingua da insegnare a scuola? impossibile
la polemica è superata da tempo.
Non si tratta di salvaguardare i "dialetti", che nella penisola sono centinaia e centinaia, ma semplicemente quegli idiomi così detti "regionali", che rappresentano i ceppi principali dei linguaggi della penisola italica, che sono in tutto 7 se non ricordo male, e corrispondono, grossomodo, alle minoranze linguistiche non riconosciute.
E comunque, se anche solo ci si limitasse ad insegnare la poesia e la letteratura locale, a prescindere dal particolare dialetto utilizzato, sarebbe già qualcosa.
Posta un commento