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venerdì 29 agosto 2008

139) LETTERA DI UNA CITTADINA...


Qualche mese fa ho ricevuto una mail di una cittadina di Scorzè, è una bella ragazza che vive e lavora in paese, e fa una serie di riflessioni.... oggi ho deciso di pubblicarla, colpito da quanto sia attuale.

non voglio anticipare nulla, clicca qui e leggi cosa dice.
31 agosto A GRANDE RICHIESTA, ECCOLA PUBBLICATA:
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Piccola parentesi goliardica che fa moda: la sindachessa ormai è riuscita ad aizzarsi contro una così nutrita folla scalpitante che chiede le sue dimissioni da essermi diventata simpatica. Mi sembra un escamotage per smascherare la massa di benpensanti che finalmente trova un argomento su cui discutere, profetizzare e alla fine emettere giudizi.
Dei quali è inequivocabilmente sicura perché su di un argomento leggero è molto più facile formulare opinioni e aver voglia di urlarle, mentre per gli argomenti più scomodi o estratti dal mare magnum della politica locale sono sempre gli stessi che continuano a urlare le solite sentenze.
Che il clima cambi, che i dati smentiscano, che la gente scelga nuovi partiti, sembra che le verità indiscutibili siano in dotazione alle stesse vecchie fazioni. Ma soprattutto che in mano loro siano i mezzi per assicurare un subdolo ostracismo o, in parole povere, un efficace tappo per la strabordante voglia di andare avanti liberandosi dei piccoli imperatori di un paio di anni fa.
Io mi chiedo in quanti sanno. Cioè in quanti in realtà in cuore loro sanno come stanno le cose, “la verità”, non quella che varia a seconda di chi sia l’interlocutore, ma quella univoca e insindacabile. A me sembra che ci siano molte più persone di quante sono già state messe con le spalle al muro che non credono a quello che loro stesse dicono.
Ovviamente chi non lo fa è perché ha interessi in ballo, convenienze o privilegi da non perdere, possibili guadagni.
Per mandare avanti un paese, anche piccolo, serve una maggioranza, un sindaco e una minoranza che rappresenta gli elettori insoddisfatti alle elezioni, ma che hanno il diritto di essere rappresentati ugualmente a livello politico. È successo ad un certo punto che la maggioranza non raggiungesse la metà più uno, indispensabile per essere operativa, a causa di un malato e un defezionista (traditore?).
La minoranza poteva scegliere se cercare di collaborare per lo stesso fine – mandare avanti scorzè – o piuttosto mandare a casa la maggioranza. Non essendoci i mezzi legali per defenestrare sindaco e colleghi ha pensato che fosse cosa buona e giusta boicottare i consigli comunali, unica sede esecutiva di ogni decisione. Succedeva dunque che per impedire decisioni e svolte, la minoranza che aveva il diritto/dovere di rappresentare chi l’aveva votata si alzasse e uscisse.
Per un anno circa è successo questo. Poi l’epilogo che ormai in più versioni è di dominio pubblico: minoranze a casa. Peccato che partendo da dati certi non ci dovrebbe essere possibilità di libere interpretazioni. Invece piace fantasticare, cambiare numeri, cambiare motivazioni, dare nuove versioni. Sta di fatto che le prime decisioni prese dal primo consiglio comunale epurato da coloro che impedivano di lavorare riguardavano l’apertura di una nuova farmacia a Cappella che era l’unica frazione ad esserne sprovvista e come dovesse perfezionarsi il sistema di nettezza urbana grazie a nuovi tragitti.
Mi pare siano questioni di pubblica utilità e beneficio, chi in cuor suo potrebbe sentirsi di strumentalizzare e limitare l’intera popolazione di Scorzè a favore della sua causa politica? Ultimo argomento approvato è stata la proposta per la variazione del piano regolatore e scelgo di parlare di questo poiché riguarda il mio settore, così da supplire alla mia giovane età con un minimo di esperienza formata con lo studio e i primi anni lavorativi. Mi sembra atteggiamento umile e coscienzioso.
Se tutti si occupassero e parlassero di argomenti di cui sono in grado di formulare opinioni personali o anche più banalmente riportare opinioni di altri ma in modo corretto, utilizzando termini “del mestiere”, dopo aver studiato, essersi impegnati per non incorrere nel grave errore di disinformare, pilotare o peggio plagiare, credo che ci si possa sentire più salvaguardati.
Chiaro che è impossibile perché la disinformazione è nell’aria. Tv, radio, giornali ci danno notizie sbagliate, ma ci sono mezzi per accorgersene ogni tanto. È più difficile farlo in ambiti ridotti. In un comune non c’è una rete capillare di informazione se non quella del tipo “ciaccola”. Fatta al bar, in piazza, o in consiglio comunale, sempre ciaccola è.
I pochi articoli che appaiono sui giornali sono di parte. Strano vedere che nel tal giornale c’è sempre la stessa persona che parla, ovvio a favore di se stessa. Magari le persone e le parti si alternano, ma solo la notizia della sindaco che scrive un libro osè fa discutere e scatena discussioni bipartisan.
Allora parliamo della questione urbanistica. Il piano Caprioglio era un piano datato. Si può riassumere così (senza offendere chi per esprimere il concetto utilizza termini più aulici): l’arch. Caprioglio per sistemare il centro-cuore palpitante scorzetano donava metri cubi costruibili (traducibili in euro sonanti) spalmandoli tra le varie proprietà come incentivo per la demolizione e la nuova ricostruzione dei fabbricati obbligatoriamente sui sedimi da lui indicati.
Com’è come non è, facendo un rapido calcolo, lui indicava una superfice max e un’altezza max, dalla cui moltiplicazione non poteva risultare il vol max che veniva concesso.
Una soluzione per venirne a capo nasceva dall’unione di edifici di più proprietà, in modo da non dover rispettare le distanze tra un fabbricato e l’altro obbligatorie per legge riuscendo così a beneficiare di tutta la cubatura distribuendo la maggiore superficie edificabile sul lotto.
Ora sembra chiaro che 15 anni dopo il piano già lacunoso doveva essere rivisto.
I presupposti erano questi: il 70% delle abitazioni presenti nell’area compresa tra chiesa, municipio erano -come lo sono tuttora- disabitate, fatiscenti o baracche.
I marciapiedi inesistenti - non a caso nell’incrocio davanti alla chiesa muoiono mediamente una o 2 persone all’anno. Tutte questioni già sentite. il nuovo piano Caprioglio a causa delle limitazioni intriseche ha portato alla presentazione di un progetto, dall’altro lato della chiesa, di un fabbricato in fregio alla strada più lungo di un centinaio di metri, alto tre e quattro piani.
Cosa significa? Un condominio che “gode” del panorama della trafficatissima strada regionale e che sul retro ha i parcheggi. Certo provvisto di portici, ma la passeggiata sarebbe stata adiacente al traffico stradale.
La nuova giunta ha pensato di bloccare tutto, rendendosi conto che con uno strumento come il vecchio piano Caprioglio si poteva fare poca strada. Il nuovo progetto invece era diverso: non lo descrivo, ma preferisco descrivere le modalità con cui uscì allo scoperto. Non manovra dissimulata, non vie sottobanco, ma presentazione pubblica organizzata per la cittadinanza al cinema Elios poiché il progetto era per la cittadinanza e fatto da un cittadino scorzetano. Non da un tecnico estraneo incaricato, ma da un cittadino appassionato che ha messo a disposizione gratuitamente i suoi studi, la sua esperienza e professionalità per trovare una soluzione alternativa e dimostrare che forse si poteva fare meglio. O quanto meno limitare i danni.
Ovvio che il progetto non era né per maggioranza, né per minoranza, ma per chi sceglieva di sposarlo. Fatto sta che alcuni delle minoranze invitati a conoscerlo non hanno nemmeno voluto sapere di cosa si trattava. E quali sono stati i commenti del giorno dopo? In prima battuta l’appiglio è stato la rotonda. Elemento visibilissimo e da tutti riconoscibile anche senza perdere molto tempo per studiare il progetto. Per fortuna l’argomentazione è caduta presto, forse perchè hanno ripetutamente sottolineato che trattasi di un progetto della Veneto Strade che semplicemente l’architetto ha preso realisticamente come dato di fatto, come normalmente si fa.
Secondo punto dolente: il grattacielo rovina lo skyline di Scorzè. Il grattacielo è una torre (anche volgarmente detta condominio) alta sette piani (uno in meno del condomino volgarmente detto Moroni).
Perché allora chiamarla grattacielo? perchè anche chi è di settore continua a definirla impattante quando molto più impattante è il sostantivo con cui si sceglie di chiamarla? Altro grande scoglio: “la Soprintendenza ha delle riserve”. La Soprintendenza che ovviamente è stata interpellata, come prassi, ha verificato venisse rispettato il vincolo che dice esattamente che non possono esserci edifici che superino l’altezza dei monumenti circostanti. Questo viene verificato.
Il grattacielo di ben 7 piani è distante un centinaio di metri dalla chiesa, dunque? è ancora un problema? perché i giornalisti continuano a scrivere che ci sono riserve della Soprintendenza? o alla base c’è una cattiva comprensione (dunque poca professionalità del giornalista) o la meta è una cattiva informazione e questo invece unisce alla poca professionalità anche manovre politiche e interessi manipolatori.
Infine c’era chi non si rompeva molto la testa per cercare argomentazioni per attaccare il progetto e semplicemente tagliava la testa al toro dichiarando la certa presenza di fantomatici trucchi.Perché nessuno ha voglia di fare il salto e immaginare che cosa significa togliere volume in basso e trasferirlo in alto: spazio per camminare, verde, fontane, panchine, ombra, passeggiate, d’accordo che a scorzè non c’è l’abitudine di pensare anche al cittadino e al suo diletto, ma prima o poi qualcuno inizierà a vederla un po’ più lunga del proprio naso.
Gira voce che a Scorzè nessuno abbia voglia di passeggiare alla domenica, né sia una meta per un qualsiasi sabato pomeriggio.
Ma allora perché non ammettere che forse una nuova conformazione, nuovi servizi, nuove opportunità possano portare soltanto benefici rispetto a ciò che ha portato il già conosciuto e sperimentato disastro edilizio del centro?
Non ultimo il palazzo bianco e rosso che si rifà a stilemi della tradizione classica nostrana con l’immancabile leone che per estrosità volge le terga e non il saluto alla Serenissima Venezia che è stato costruito a 1, 2m dalla strada. Chiaro che non essendo abusivo implica l’approvazione della precedente Amministrazione Comunale. Possibile? Ma il popolo scorzetano ha voglia di essere preso in giro? vuole che vengano propinate false testimonianze ogni giorno a salvaguardia di una minoranza che da una situazione politica cerca il massimo profitto? perché non far passare la proposta di cambiamento del nuovo piano regolatore? quali sono i veri motivi che stanno alla base del contrasto incondizionato ad un progetto che sorge da un interesse appassionato (che in effetti di questi tempi può risultare incomprensibile ed irreale)?
Se solo qualcuno si sforzasse di conoscerlo andando un po’ più a fondo senza sparare a zero ancora prima di comprendere la materia potrebbe scoprire qualcosa di veramente interessante.
Black Mamba

25 commenti:

Anonimo ha detto...

MERCI POUR TON PASSAGE SUR MON BLOG;....

Anonimo ha detto...

... e aspetti adesso a pubblicarla?
mi dispiace ma caro arachesostufo adesso te la rubo e la metto sul mio blog in costruzione " muro libero " anzi ti invito a pubblicarla per intero qui.
cio' 'ndemo ah!!!

Clara Caverzan ha detto...

http://muroliberoproblemizero.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

UN MILIONE DI ANNI FA... O FORSE DUE:

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PRESENTATA DAL SENATORE ANGELO STANISCIA IL 21 MARZO 2000 ALL'ALLORA MINISTRO DEGLI INTERNI

Fare chiarezza sull'attività
del Prefetto di Chieti

Premesso che:
il capo di Gabinetto della Prefettura di Chieti, dott. Luigi Pizzi, per le prossime elezioni amministrative ha presentato la propria candidatura nella lista di A.N;

constatato che:

il sottoscritto in data 18 febbraio 2000, ha presentato un'interrogazione parlamentare relativa agli eventuali comportamenti illeciti da parte della Giunta provinciale di Chieti (il cui presidente è di A.N), nell'organizzazione del capodanno 2000 in località Passolanciano;

l'interrogante chiede di sapere:

se corrisponde al vero il fatto che il dott. Pizzi ha ricevuto e/o continua a ricevere in Prefettura imprenditori, associazioni e delegazioni di operai;
se corrisponde al vero il fatto che l'istruttoria per la risposta all'interrogazione di cui sopra sia stata affidata allo stesso dott. Pizzi.


ARACHESOSTUFO, è UN OMONIMO DEL COMMISSARIO DI SCORZE' o E' LUI?

Anonimo ha detto...

IL DOTT. LUIGI PIZZI ERA CANDIDADO CON AN????????????????????????????????????????????????????????????????????
LO STESSO PARTITO DEL CONSIGLIERE CHE STAVA MALE ANZI NO????????????????????????????????????????????????????????????????????

QUESTA Sì CHE E' UNA NOTIZIA!!!

Umma ha detto...

Hello.. Thanks for dropping by my site.. here for the return visit too :) See u around.

Anonimo ha detto...

ma allora Pizzi è un amico! E farà andare le cose molto bene!

Anonimo ha detto...

se è per questo, allora, è amico anche di Sabatino...

Anonimo ha detto...

se fosse vero, verrebbe da fare una battuta: forse an non si accontentava più di avere un consigliere un assessore un capo ufficio tecnico un avvocato: forse voleva di più e lo ha avuto...
a poi quelli di sinistra dicevano che era meglio mandare a casa tutti perchè così se ne andava anche sabatino, che fessi!!!

Anonimo ha detto...

l'avvocato di AN chi sarebbe?

Anonimo ha detto...

qualcuno si ricorda quanto ha fatto AN nel 2004? In percentuale

Anonimo ha detto...

credo meno del 5%

Anonimo ha detto...

Evidentemente Scorzè conta così poco che lo si può considerare un territorio merce di scambio. Appaltato a un partitello come AN per collocare i suoi sfigati trombati.
Ma non è successo solo con la destra al comando...

Dolo stand up ha detto...

Ciao Amici...
Volevo informarvi che da poco è nato
Dolo Stand Up!!

Un Blog per i cittadini di Dolo per dare una scossa per i Cittadini.
Confido in prossime collaborazioni tra i nostri blog..!

http://dolostandup.blogspot.com/

Ciao e Buon Lavoro!!!

Anonimo ha detto...

Quando ritornerà il piano vedrete che cosa ha portato a casa AN a S martino... un bel ampliamento per Pietro Micca... oltre ad aver sfruttato la situazione Pietro Micca ha fatto finta di nulla e intascato una bella variante...
altro che' ... hanno anche dimostrato di essere solo in tre... chi infatti porterà avanti con onore le sorti del " partitello " AN di Scorzè???
candidati onesti per AN cercasi!

Anonimo ha detto...

chi è pietro micca? non si capisce un c...o a volte quando scrivete. non potete scrivere pane se è pane e polenta se è polenta? o non sarete mica democristiani, che per dire 'na roba semplice i tira in baeo metafore, storiee e paroboe?!?

Anonimo ha detto...

Di professione autista per puttane

Anonimo ha detto...

Pietro Micca dovrebbe essere Pietro Michielan. Ma potrei sbagliarmi. Non sono molto dentro al vostro partito...

Anonimo ha detto...

si nota con piacere che l'ex sindaco non scrive più libri hard ma posta commenti del cas.....o.
speriamo faccia presto a terminare e si dedichi solo alla letteratura per adulti!!!!
bel colpo col ministero dell'interno.....

Anonimo ha detto...

già, ma adesso ha più tempo libero e per la gioia di tutti noi può fare questo e quello.
soprattutto quello che leggiamo qui non siamo costretti a pagarlo 17 euro a copia e e monae e xe e stesse

Anonimo ha detto...

Piero Micca... Piero Micca... chi sarà costui?
uno che ciacoea ciacoea aea fine el ghe a ga messa a botega aea clara sensa gnanca pagar!!
e questo dottor ecelenza Pizzi pi che comisario o ciamemo podestà oppur xeo tranquio?

Anonimo ha detto...

quanti democristiani che scrive so sto forum....ripeto, non se capisse niente... a botega, a clara...

Anonimo ha detto...

Pietro Micca e' Pietro Rino Michielan. Il soprannome e' dovuto al fatto che, come l'eroe torinese, anche lui, per abbattere il nemico, ha fatto esplodere se' stesso e il suo partito.

Anonimo ha detto...

-si nota con piacere che l'ex sindaco non scrive più libri hard ma posta commenti del cas.....o.
speriamo faccia presto a terminare e si dedichi solo alla letteratura per adulti!!!!
bel colpo col ministero dell'interno.....-
i pesci abboccano
basta saper gettare l'amo...
ehi pietro lo sai o no che AN per te aveva portato a casa un bel malloppone?
A podaria sì scriver un libro a Calara invese de scrivar cassae e nol costa 17 ma 15 ma a me ga fregà ostesso
....... erotico un par de bae
pietro micca è esploso e anca questi no se rende conto dea magra sorte e dea magra consoeasion dovaressi dirghe grassie signori adesso se no sarà fate e opere sarà colpa del dottor pissi e no signori sarà colpa de quei quatro stupidi che se ga messo a bomba in pansa pa far saltar tutto.......
e intanto el piave mormora
e i partiti se organisa un bel annetto pa organisarse ... che cojoni ma se gai reso conto dea cassada che i ga fato?

Anonimo ha detto...

EL SE GA TAJA' I COJONI PAR FARGHE DISPETTO AEA FEMENA.