:::::::: REGOLE DI CORRETTEZZA::::::::

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lunedì 31 dicembre 2007

41) LE ULTIME BUGIE DELL'ANNO A RETI UNIFICATE




Ultime ore di questo sconsolante 2007, e come vuole le tradizione il presidente della repubblica tiene il suo discorso a reti unificate e il vecchio (troppo) e poco lucido o solo bugiardo Napolitano elenca una sfilza di menzogne, imprecisioni e meridionalismi oltre ogni sopportazione. sostiene che l'economia va a gonfie vele tranne al sud che va aiutato, che nel sud, ora che la mafia è stata decapitata l'unico problema è l'ecologia (???) chiarendo poi che a napoli bisognerà intervenire con misure speciali (leggi ennesima pioggia di miliardi alla provincia che ha la spesa per i rifiuti più alta della nazione, compresi roma e milano che sono grandi il triplo), afferma incoscientemente che l'immigrazione indiscriminata crea paure non giustificate, ringrazia i militari all'estero (che il suo governo non vuole più sostenere), auspica il rafforzamento e il costante impegno delle forze dell'ordine (che lo sciagurato governo prodi ha affamato ed appiedato), augura collaborazione tra stato e chiesa come se fosse la chiesa a definire di cosa ha bisogno lo stato, e augura un roseo futuro ai giovani che il suo governo ha reso ancora più insicuri avendo messo in ginocchio l'economia a tutti i livelli.
Si ricorda in extremis che il costo della vita (1.700 euro in più all'anno per famiglia) sta diventando insostenibile, ma di non scoraggiarsi perchè l'italia è famosa per la fantasia e la creatività, ed infatti le famiglie dovranno inventarsi di tutto per sbarcare il lunario....

prende per il culo la nazione a reti unificate, e non si sforza di far finta di essere superpartes neppure questa volta.

l'italia cade a pezzi, a cominciare dai suoi massimi rappresentanti.

domenica 30 dicembre 2007

40) SAVOIA : CHI DI RISARCIMENTO FERISCE .........

CHIEDIAMO IL RISARCIMENTO AI SAVOIA PER QUANTO SUBITO DAL POPOLO VENETO

Le recenti richieste di risarcimento da parte della famiglia dei Savoia hanno riaperto tematiche storiche che riguardano direttamente anche il Popolo Veneto per anni vittima di un malgoverno che, proprio per colpa dei regnanti piemontesi, ha apportato nelle terre venete soprusi, guerre, truffe, fame ed assurde imposizioni.Se da una parte, come tutti ritengono, la Storia - in particolare quella recente - non va dimenticata ma studiata e mantenuta viva, dall'altra parimenti dev'essere compito di tutti noi far sì che i torti subiti ingiustamente dalla nostra gente siano denunciati e, ove possibile, ripagati.Riteniamo giunto il momento, dopo poco più di un secolo, di chiedere formalmente i danni subiti dal Popolo Veneto direttamente ai Savoia a causa del loro malgoverno a danno dei veneti.Raixe Venete (l'Associazione culturale Veneto Nostro) intende dunque farsi portavoce delle molte richieste che le giungono ormai da diversi anni da parte di moltissimi veneti che chiedono venga fatta finalmente giustizia su fatti mai giudicati fino ad ora.150'anni son una breve parentesi nella storia plurimellenaria del Popolo Veneto e quanto accaduto dalle prime invasioni nelle Terre venete da parte delle truppe sabaude in avanti, passando per il plebiscito del 1866, che con una truffa ci ha visto diventar sottomessi al Regno d'Italia (plebiscito che Montanelli non esitava a definire una "burletta"), merita che venga fatta finalmente giustizia.Quanto patito dal Popolo Veneto non può più rimanere nascosto o minimizzato e, se qualcuno ha sbagliato, è giusto paghi per i gravi torti causati verso una popolazione mite, lavoratrice, non violenta e pacifica come sono stati da sempre i Veneti.Premesso tutto ciò, si comunica che l'Associazione culturale Veneto Nostro - Raixe Venete sta valutando assieme ad uno studio legale le idonee azioni per richiedere formalmente i danni patiti dalle genti venete dall'anno 1859, a causa delle scellerate azioni dei regnanti sabaudi.Attraverso tale azione legale si vorrebbe richiedere ufficialmente un risarcimento economico - che verrà quantificato a breve - per tutti quei fatti ove verranno comprovati soprusi o violenze di qualsiasi tipo che hanno visto vittima il Popolo Veneto.Per tale azione, Raixe Venete si avvalerà anche del contributo di storici ed esperti, al fine di chiarire e far emergere capitoli di Storia Veneta ancor'oggi distorti e censurati e che, purtroppo, non trovano ancora il giusto spazio nei libri e programmi scolastici.L'azione legale sarà tesa al risarcimento per i danni subiti in occasione dei seguenti fatti storici che, ancor'oggi, lasciano aperta una ferita mai rimarginata nel cuore di ciascun veneto:- 1848: operazione militare in Terra veneta denominata dalla storiografia italiana come "prima guerra di indipendenza";- 1859: tentativo di invasione della Terra veneta denominata dalla storiografia italiana come "seconda guerra di indipendenza";- 1866: operazione militare in Terra veneta denominata dalla storiografia italiana come terza guerra di indipendenza", in realtà altra guerra di aggressione persa dai Savoia contro le truppe Austro-Venete per terra a Custoza e per mare a Lissa;- 1866: plebiscito truffa di annessione dei territori Veneti al regno d'Italia;- Emigrazione Veneta nel Mondo: gli enormi debiti causati dalle continue guerre de Savoia vennero fatti pagare ai veneti. Solo nel ventennio successivo l’annessione del 1866, quasi 600.000 veneti furono costretti ad emigrare. I veneti saranno costretti ad emigrare fino alla fine degli anni 1950 (vd. per esenpio i moltissimi uomini veneti nelle miniere franco-belghe per dare carbone alle industrie piemontesi);- Impoverimento, tasse e fame: per coloro che non emigrarono arrivò fame, disperazione e perfino la cosiddetta "tassa sulla miseria", la tassa sul macinato;- 1° Guerra mondiale: principalmente combattuta sulle Terre venete; vi persero la vita centinaia di migliaia di veneti, fra cui moltissimi giovani, intere generazioni mandate al massacro agli ordini di generali italiani inetti;- 2° Guerra mondiale: altra assurda guerra in cui persero la vita migliaia e migliaia di uomini, donne e giovani veneti.

Per l'Associazione Veneto Nostro - Raixe Veneteil Presidente

sabato 29 dicembre 2007

39) DELITTO TASSITANI: DELIRIO DI UNA SANDONATESE ACQUISITA

il nostro caro "asburgico" invia all'attenzione dei lettori questo messaggio, che io ricopio in calce:


--Avete letto sulla Nuova Venezia di venerd' 28 la lettera di questa tizia, insegnante meridionale di San Donà???

Eccola e commentatela voi!

L'orrore di Castelfranco non è straniero

Ho pregato perchè fossero italiani!
Quando ho saputo della fine del sequestro di Iole Tassitani ho vomitato per l'orrore.
Poi, nella ridda di sentimenti si è fatta strada la pietà, l'indignazione indicibile di fronte alla barbarie. Ma si è aggiunto un altro sentimento: ho pregato perchè i colpevoli fossero italiani. Mi domandavo il perchè di questo istintivo ed aggrovigliato bisogno: ho capito poi che questa "preghiera" nasceva proprio dal luogo in cui si è verificato l'efferato delitto: il Veneto, anzi, il Trevigiano.
Io, che sono da trentaquattro anni "foresta" a San Donà di Piave, ho visto per più di tre decenni montare giorno per giorno il razzismo di questa terra e di questa città nei confronti di stranieri e di italiani del sud; ho visto crescere il culto della razza, anzi la mistica della razza veneta. Ascolto quasi quotidianamente le sparate leghiste contro chiunque sia diverso! Se il delitto fosse stato commesso da uno straniero la logica razzista, che è indistinta nei suoi giudizi, avrebbe preso altro vigore.
Cosa vogliono i Veneti? Tra poco dichiareranno guerra persio alla vicina che confeziona una pinza casereccia diversa dalla propria!
Gente veneta, vi auguro di cuore che vi risvegliate da questo lugubre incantesimo che vi pone contro tutti e fuori dalla comunità umana.

Concetta Centonze
San Donà di Piave

giovedì 27 dicembre 2007

38) QUESTO NORD PRESO A CALCI IN CULO.

Ennesima legnata sul nord polentone, sul nord che lavora, produce e mantiene centrosud, politici, comunità montane, lazzaroni pentiti, scorte miliardarie, ministeri morti ma costosi, enti fantasma con centinaia di dipendenti salariati per stare a casa.
Il disastro alitalia, che da anni costa migliaia di miliardi alle categorie produttive e quindi prevalentemente del nord sarà gestito dal governo più incapace, rotto, dannoso e meritevole di eutanasia che la storia ricordi. Mortadella ed i suoi scellerati alleati stanno decidendo di centralizzare ( termine tanto caro alle defunte nazioni della cortina sovietica) i traffici aerei su roma-fiumicino a discapito di milano-malpensa che oggi muove oltre il 70% del traffico business, degli uomini d'affari, del nord che produce e lavora a testa bassa.
E qualcuno al nord ha votato questa masnada di incapaci, di terroristi del benessere nazionale, di lazzaroni superstipendiati che abbassano i compensi della politica.... ma dal prossimo governo!
buffoni inetti e ipocriti!!

E questo nord, capirà un giorno che è ora di svegliarsi? non è ancora stanco di essere la vacca da mungere di roma imperiale? Quanto passerà ancora prima che le genti del nord diano democraticamente un gran calcio nel culo a ministeri romani, a governanti sinistri e pericolosi, a leader mortadelleschi e a sanguisugheschi sistemi di potere e di assistenzialismo senza vergogna?

veneti, meritate di meglio e ricordate,

Garibaldi era un imbecille.

37) BABBO NATALE HA FALLITO, FORZA BEFANA!

Il 76% degli italiani aveva espresso un desiderio per natale, aveva chiesto al vecchio san nicola di spedire a casa il buffone che ride sempre, il leader della compagine postsovietica di lusso che è riuscita a farsi odiare anche da chi in teoria avrebbe dovuto trarre benefici da un governo di sinistra, tutti indistintamente si sentono presi in giro e maltrattati da un governo che si professava operaio ma che è allo sbando e fa danni sistematicamente, che di operaio non ha nulla, che vede a manifestare contro se stesso i suoi stessi esponenti, che ha vinto grazie a quegli stessi anacronistici sindacati che oggi ne chiedono la caduta. Forse il vecchio babbo natale non ha voluto infierire su un governo già morto (speriamo) ma che continua a distruggere certezze, o forse ha lasciato l'onore di mandare a casa il circo dei pagliacci ed il suo grande clown alla befana.

forza befana!!

36) UCCISA BENAZIR, KENNEDY PAKISTANA



E' di poche ore fa la notizia dell'assassinio di benazir bhutto, la donna che doveva e voleva rappresentare la democrazia in pakistan, tornata dall'esilio in ottobre non ostante le minacce di morte quotidiane, rimasta nel suo paese a lottare contro il regime integralista e totalitario che lo domina col terrore, decisa a non mollare anche dopo il primo attentato al quale è scampata ma che è costato la vita ad oltre cento persone. Oggi, ancora una volta, a vincere sono i prepotenti, ancora una volta soccombe chi si batte per i diritti di tutti, una scena già vista troppe volte.

Avrebbe potuto vivere tranquillamente in qualsiasi paradiso del mondo, era colta, ricca, conosciuta, ed invece ha preferito restare in un paese che l'amava, ma i cui governanti l'avevano già condannata a morte. Avrebbe potuto vivere, ed ha preferito morire. Lo aveva annunciato, lo sapeva, e si è fatta portavoce degli ultimi, certa che la sua morte non sarà vana, che il seme delle sue idee troverà terreno per crescere.

grande benazir.

venerdì 21 dicembre 2007

35) STELLATA DELLO SPORT

Bella ed intensa serata quella appena terminata presso il cinema elios di scorzè; decine di atleti di ogni età ed ogni disciplina sono stati premiati per il loro impegno e risultati.
Presenti genitori, amici, associazioni e cittadini ad ammirare ed applaudire atleti, organizzatori e società sportive in una manifestazione che coinvolge ogni anno più persone e che sta divenendo una gradevole consuetudine.
Oltre alle più note società di atletica, ciclismo e calcio, sono state apprezzate una miriade di altre realtà che vanno dalle arti marziali al pattinaggio, dalla vela ai motori a due e quattro ruote, dalla velocità su pista al cicloturismo di squadra o in solitaria, fino al nuoto, al ballo, ginnastica tiro alla fune e danza classica. Bravi i giovanissimi ballerini che si sono esibiti sul palco.
Ospiti graditi anche se non atleti un giovane regista ed un piccolo genio di matematica e fisica di ritorno dalle olimpiadi per cervelloni tenutesi in iran ed in libano.
Il momento più emozionante è stato quello durante il quale alcuni dirigenti del calcio-milan hanno consegnato ai genitori di marco (deceduto in un incidente stradale) la maglietta di kakà autografata, esaudendo un desiderio espresso dal piccolo e sfortunato tifoso milanista.

Non sapevo che a scorzè ci fossero un così nutrito stuolo di giovani promesse dello sport e così tanti sportivi in assoluto, e questa serata mi ha provocato intense emozioni, ho percepito impegno, fatica, ma soprattutto tanta disinteressata passione, tanto amore per ogni attività intrapresa e tanti sogni di importanti traguardi. Mi sono commosso al vedere i vecchi cannisti che mi hanno insegnato a pescare trent'anni fa e che ancora insegnano ai bambini, il giovanissimo giocatore di bocce assieme all'anziano maestro, la bellissima ballerina classica identica alla madre quando aveva la sua età e figli di miei coetanei con gli stessi occhi e passioni dei genitori.

Lo sport è uno di quegli argomenti sani trasversali che abbattono barriere e ideologie, facciamo dello sport il nostro biglietto da visita, investiamo in strutture ed impianti, abbiamo un capitale immenso, facciamolo fruttare.

34) ALLARME SICUREZZA: DOVE ARRIVEREMO?

-è stato gambizzato un cittadino. torniamo al terrorismo degli anni di piombo? - questa domanda viene posta da un cittadino anonimo dopo i fatti degli ultimi giorni.

Non credo che un fatto eccezionale debba far pensare ad un momento storico di imbarbarimento collettivo, ma quando i fatti eccezionali sono ben più di uno allora bisogna quanto meno preoccuparsi: un cittadino di scorzè viene gambizzato sotto casa a colpi di pistola, un altro viene ucciso con un colpo alla testa nel suo ufficio di verona, un bimbo muore tra i rifiuti dove era stato abbandonato dalla madre, una ragazza di un paese limitrofo viene uccisa (e con lei il bimbo che stava aspettando); decine i furti messi a segno con sempre più allarmante frequenza (aziende, case, negozi ed automobili sono obiettivi facili), tutti viviamo in una insicurezza senza precedenti.
Forse non ci stiamo imbarbarendo, forse i barbari in buona parte vengono da fuori e vengono qui a fare "shopping" a nostre spese, consapevoli del fatto che non abbiamo difese, non abbiamo forze dell'odine adeguate e soprattutto non possediamo una giustizia che condanni e si faccia garante della certezza della pena.

da oggi non esiste più la frontiera con la slovenia ........ il colabrodo italia si fa sempre più vulnerabile ed una pseudopolitica fatta da imbecilli e da noglobal oggi al potere sottrae risorse alla sicurezza e libera migliaia di delinquenti con l'indulto.

giovedì 13 dicembre 2007

33) IL DIO CAMIONISTA FA INGINOCCHIARE IL PAESE

immediato dopoguerra, il paese deve risorgere ed ha bisogno di opere e scelte che lo portino verso il benessere. La famiglia più in vista del mondo imprenditoriale, gli agnelli hanno in piedi una serie di impianti produttivi che durante il conflitto bellico sfornavano motori, aerei, blindati e furgoni e che facilmente possono tornare a produrre auto, camions e furgoni come prima della guerra. Il peso della fiat a roma è determinante tanto che uno dei motti che nasceranno in quegli anni è "ciò che va bene alla fiat va bene all'italia".
E quindi la scelta sarà: - la nazione si muoverà su gomma. persone, animali e merci raggiungono mete, posti di lavoro, industrie e attività commerciali sempre e solo su gomma. Nascono così le grandi opere autostradali, (che sono ancora le stesse) e ogni italiano medio sfreccia con la seicento, la vespa e il prodotto del suo lavoro viene trasportato con i vecchi lancia, i tre assi, gli orsetto lupetto 691 o simili.
Passano cinquant'anni e nulla è cambiato: tutto si muove ancora su gomma, le ferrovie versano in condizioni terzomondiste, il fluviale (fiorente fino agli anni 60) è stato abbandonato, il marittimo si usa solo per rotte intercontinentali.
E così non c'è da stupirsi se, quando la categoria dei trasportatori si ferma, con essa si fermi l'intero paese: mercati vuoti, carburanti finiti, ortaggi rimasti negli orti e totale paralisi di molte attività produttive che non riescono a smaltire i prodotti e non ricevono materie prime.

La cosa curiosa è constatare come allo stop dei trasportatori corrisponda la paralisi totale, allo stop dei mezzi di trasporto idem, ma il sistematico stop (oltre mezzo milione di assenze al giorno per assenteismo cronico) di centinaia di migliaia di dipendenti statali, di impiegati dei ministeri, di occupati dagli enti pubblici passi totalmente inosservato e non causi nessun problema visibile.

Gli autotrasportatori andrebbero ridotti per incentivare il trasporto su rotaia.

Gli stipendiati di buona parte degli enti pubblici sovraccomunali andrebbero ridotti e basta.

venerdì 7 dicembre 2007

32) ARTEROSCLEROSI ED ALZHEIMER MINACCIANO LA DEMOCRAZIA



un voto. un solo voto. ancora una volta il governo prodi viene salvato in extremis dal voto di un solo senatore. ma non di un senatore eletto dal popolo... un senatore a vita... un uomo che ha avuto una onorificienza che qualche scellerato ha deciso contasse quanto migliaia di preferenze guadagnate sul campo.
questo disgraziato governo di sinistra (sinistro, sinistroso e sinistrato) si tiene in piedi grazie al voto di un manipolo di ottanta-novantenni che decidono di fatto le sorti del paese. ottantenni che per legge non sono abili per lavorare, nemmeno per fare i cassieri in supermercato, novantenni che non finirebbero neppure in prigione in caso di omicidio volontario data la veneranda età, novantenni di sinistra che vogliono mandare in pensione gli altri a cinquant'anni dopo aver lavorato 30 ore a settimana rimanendo loro a legiferare fino a 100 non per capacità riconosciuta ma per uno stupido titolo onorifico conferito loro da leggi inadeguate.
sarebbe come far gestire le sale operatorie a medici "ad honorem" o dare una città in mano al "sindaco bambino" scelto tra gli alunni delle elementari.

il futuro nostro e delle nuove generazioni viene quindi deciso da un concentrato di personaggi sinistri e anzianissimi forse abbastanza lucidi o forse totalmente rincoglioniti, che si assumono la responsabilità ( o forse non capiscono) di fare scelte più o meno devastanti che condizioneranno la vita di tutti tranne la loro, che probabilmente non dureranno ancora molto. molto no, ma il tempo necessario a fare danni si.

il buon senso suggerirebbe ad ognuna di queste mummie della politica (o della scienza, come la montalcini) di esserci, di consigliare, come farebbe un buon nonno, ma MAI di essere determinanti in quanto "promossi senatori ad honorem, ma assolutamente privi di mandato popolare.

persino il saggio paleozoico e furbissimo andreotti stavolta si è defilato, ma ha trovato subito il picconatore in pannolone a salvare un governo scellerato, incapace, agonizzante e dannoso.

le colpe dei padri non ricadranno sui figli.... ma quelle dei nonni e bisnonni lasceranno il segno.

mercoledì 5 dicembre 2007

31) ZAIA: DRIZZAGNO STRADA PERICOLOSA, VA SISTEMATA.

NUOVA VENEZIA:
MERCOLEDÌ, 05 DICEMBRE 2007

Scorzè. Papà Renzo: «Speriamo che la fiaccolata sia servita»
«Strada pericolosa, la sistemeremo»
Il vice governatore Zaia visita il luogo dove Marco è morto a 15 anni

SCORZÈ. «Il tratto della Noalese in località Drizzagno è pericoloso. Porterò il problema all’attenzione della
Regione». E’ la promessa fatta dal vice governatore veneto Luca Zaia che sabato scorso ha fatto visita alla famiglia
di Marco Pesce, il 15enne morto in un incedente stradale a pochi metri dalla sua casa la sera del 25 agosto scorso.
Dunque la fiaccolata organizzata dal consigliere comunale di Scorzè Stefano Tosatto il 25 novembre, a cui hanno partecipato i genitori e il fratello di Marco oltre a un altro centinaio di persone che hanno sfidato la pioggia, comincia a dare i suoi frutti.
L’iniziativa di undici giorni fa, infatti, oltre a essere un momento di ricordo per Marco voleva essere soprattutto un modo per sensibilizzare i politici sul problema della sicurezza della regionale 515 percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli. Così il vice presidente Zaia lo scorso fine settimana ha deciso di far visita ai Pesce per rendersi conto di persona delle condizioni
in cui versa la strada. Ad accompagnarlo c’era il presidente del consiglio provinciale di Treviso, Fulvio Pettenà. I due sono stati accolti da Renzo Pesce, papà di Marco, che ha indicato loro il luogo dove il figlio ha perso la vita investito da un furgone. Una visita aspettata anche se il signor Pesce non pensava che arrivassero proprio sabato scorso. «Si sono fermati a casa mia circa un quarto d’ora - spiega Pesce - e hanno fatto un sopralluogo nella zona del Drizzagno. Hanno osservato con attenzione il flusso di traffico e Zaia ha sottolineato come sia molto intenso e pericoloso. A questo punto si è impegnato a portare la questione in Regione per vedere di trovare una soluzione in tempi rapidi. E di questo non posso che ringraziarlo. Ora sono convinto che la fiaccolata di qualche giorno fa abbia avuto il suo peso e presto i risultati si vedranno».
Dal momento in cui Marco ha perso la vita, la sua famiglia si è data da fare affinché quel tratto di Noalese sia messo in sicurezza riducendo la velocità di auto, camion e moto. «Servono interventi urgenti - commenta Renzo Pesce - a partire dagli autovelox che sono un buon deterrente per far alzare il piede dall’acceleratore. Anche la costruzione di una rotatoria non sarebbe male ma l’importante è trovare in fretta una soluzione. Adesso confidiamo nell’impegno preso da Zaia».

quindi la fiaccolata di Lista Intesa ha dato un primo risultato. In regione qualcuno parlerà di scorzè e della sua precaria e pericolosa viabilità...e non sarà uno scorzetano a farlo, ma un trevigiano, perchè in regione i trevigiani chiedono e ottengono strade e opere pubbliche, invece i consiglieri scorzetani chiedono finanziamenti per gli zingari.

Ognuno ha i propri valori e le proprie idee.

30) STRADA DEL RADICCHIO

dal gazzettino:
SCORZÈ - La strada del radicchio rosso di Treviso e del radicchio variegato di Castelfranco passa sicuramente per Rio San Martino, la piccola frazione di Scorzè che ha fatto della 26. Festa del radicchio, appena conclusa, una opportunità per il sistema economico locale. Il progetto de "La strada del radicchio", discusso nel convegno tenutosi nella terzo weekend della festa, ha sottolineato la necessità di trovare un momento unificante delle varie iniziative culturali, storico, produttive, architettoniche e ambientali che continuamente nascono nelle province di Venezia, Treviso e Padova. Ossia mettere nella rete un elemento unificante e identitario: il radicchio per l'appunto. Da una angolazione turistica, perciò, la gastronomia del radicchio potrebbe costituire un elemento qualificante se in sinergia tra loro, Province e Università di Padova, riuscissero a sviluppare un percorso qualificante. Nasce così la vera e propria strada con un itinerario con tre percorsi tematici: la civiltà dell'acqua da Treviso a Castelfranco, le terre del radicchio e la campagna veneta dall'epoca romana alla Serenissima.-

E' vero che rio san martino ha fatto proprio il radicchio come prodotto tipico e che la festa del radicchio è un'attrazione consolidata, è vero anche che passando per rio san martino la "strada del radicchio" quantomeno lambisce il comune di scorzè, ma è anche vero che il pregiato ortaggio si produce in tutto il territorio comunale... e quindi la "strada" serebbe dovuta passare anche per capoluogo ed altre frazioni.

L'importante, comunque , è chè il territorio e la sua gastronomia traggano vantaggi da tale iniziativa. A scorzè infatti operano ottimi cuochi che proprio col radicchio creano piatti prelibati e vere opere d'arte, due di loro (francesco benetton e marco salin) hanno addirittura partecipato ai campionati del mondo di cucina a mosca la prima settimana di ottobre con ottimi risultati, ma in ogni locale del paese le specialità al radicchi non mancano. Complimenti agli chef e agli agricoltori che con le loro fatiche danno lustro al nostro paese.




martedì 4 dicembre 2007

TERRECOTTE E SAMOVAR