:::::::: REGOLE DI CORRETTEZZA::::::::

Vi prego di evitare di parlare in modo offensivo, blasfemo, accanito o pesante contro persone riconoscibili.
In questo blog sono tutti benvenuti, e tutti possono intervenire in anonimato (ma ricorda che il tuo pc viene identificato), con un nome di fantasia o utilizzando il proprio nome vero. evitate di firmarvi con nomi di altre persone, cosa sleale e di cattivo gusto. buona discussione

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domenica 23 ottobre 2011

244) Super Sic 58 - Addio a Marco Simoncelli, un bravo ragazzo che voleva volare.

Lutto nel Motomondiale, un altro ragazzo se ne va per sempre; l'unica consolazione? E' morto facendo la cosa che più amava, è morto guidando una moto da MotoGp, che, come diceva lui, " Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera."
immagini by arachesostufo

giovedì 8 settembre 2011

243) PER SANARE IL DEBITO PUBBLICO BASTEREBBE RIAPRIRE I BORDELLI, e non sarebbe l'unico vantaggio.


non si risolve un problema facendo finta di non vederlo...

la prostituzione muove circa (stima arrotondata per difetto) 20 miliardi di euro l'anno che vanno in pasto (in nero) in buona parte ai papponi protettori (oggi tutti rumeni e albanesi). Ciò significa che si potrebbero sottrarre almeno 10 miliardi alla malavita con enormi vantaggi di civiltà e di entrate per l'erario, oltre che di sicurezza e decoro. Potrebbe essere un modo per recuperare ville in disuso, magari sul terraglio o in riviera del brenta... il Veneto potrebbe farsi capofila, ma i vantaggi sarebbero enormi per tutti: ragazze: chi sceglie questa professione (il mestiere più antico del mondo) potrà farlo in strutture igienicamente controllate, sicure, con clienti sicuri in un posto sicuro, al riparo da psicopatici e protettori criminali, e saranno in regola con il fisco. clienti: per la categoria dei frequentatori sarà certamente preferibile avere a disposizione una struttura pulita ed efficiente, con ragazze pulite e sane piuttosto che girare per le strade in cerca di prostiture non controllate in mano a delinquenti protettori. comunità: sicuramente ne guadagnerà il decoro, vedere le puttane lungo le strade non è edificante, trovare i resti degli amplessi gettati ovunque è squallido e degno del peggior sobborgo di area portuale. Fisco: il sommerso della prostituzione sembra possa valere tra i 20 e i 60 miliardi di euro l'anno... non serve aggiungere altro. sicurezza:togliere un reddito così elevato alla malavita e farlo entrare nelle casse dello stato è doppiamente una risorsa: meno banditi e più ricchezza per i servizi ai cittadini.

venerdì 2 settembre 2011

242) MARATONINA DI SCORZE', bella, apprezzata e consolidata manifestazione estiva.

   Grande successo per la seconda edizione della Maratonina di Scorzè, la manifestazione raccoglie sempre più consensi ed adesioni, complimenti agli organizzatori e agli atleti.

sabato 13 agosto 2011

241) Lacrime e Sangue, ma c'è del buono...



MANOVRA BIS DA 45,5 MILIARDI E GRAZIE ALLA LEGA LE PENSIONI NON SI TOCCANO
Cari amici, una manovra bis da 45,5 miliardi di euro in due anni che si va aggiungere agli oltre 47 miliardi di quella approvata meno di un mese fa. Una manovra necessaria, la crisi internazionale ha colpito pesantemente anche la nostra Nazione.

Un giusto contributo di solidarietà per i redditi più alti e finalmente tagli delle spese per Ministeri, Parlamento e Enti Locali.

Spunta anche una “Robin Hood tax” per il settore dell’energia e si profila un rincaro delle sigarette. Anticipati i tagli per i ministeri e riduzione graduale delle province. Slitterà di due anni l’erogazione dell’indennità di buonuscita per i dipendenti pubblici, ma grazie al no fermo della Lega Nord le pensioni non si toccano.

Ecco, in sintesi, tutte le misure del decreto anti-crisi, varato ieri dal consiglio dei Ministri.

VALE 45,5 MILIARDI

Per il 2012 sono 20 e per il 2013 altri 25,5. Si aggiungono alla manovra di luglio. Qualche impatto è previsto anche per il 2011.

TFR

Pagamento con due anni di ritardo dell’indennità di buonuscita dei lavoratori pubblici. Dovrebbe riguardare solo le uscite per anzianità e non quelle per vecchiaia.

TREDICESIME

Occorrerà verificare se la misura sarà confermata: i dipendenti delle amministrazioni pubbliche che non rispettano gli obiettivi di riduzione della spesa potrebbero perdere il pagamento della tredicesima mensilità.

ROBIN HOOD TAX

Sarà applicata per le società del settore energetico.

PROVINCE

Dovrebbero essere tagliate quelle sotto i 300.00 abitanti, ma la norma sarà applicata solo dopo il censimento.

COMUNI

Sotto i 1000 abitanti, saranno gestiti solo dal sindaco.

“POLTRONE”

Tra Regioni, Province e Comuni, ne saranno tagliate oltre 50.000.

VOLI IN ECONOMICA

Stop alla business class per parlamentari, amministratori pubblici, dipendenti dello Stato, componenti di enti e organismi.

DELEGA ASSISTENZA-FISCO IN 2011

Il risparmio sul 2012 sarà di 4 miliardi di euro.


TAGLI MINISTERI

Vengono anticipati. Salvi: Sanità, Scuola, Ricerca, Cultura e 5 per mille.

FESTIVITÀ

Quelle laiche verranno accorpate alla domenica.

SIGARETTE

Previsti interventi su giochi, accise e tabacchi.

RENDITE AL 20%

La misura vale circa 2 miliardi di euro. Esclusi i titoli di Stato, che restano tassati al 12,5%.

SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Si punta alla liberalizzazione, e verranno incentivate le privatizzazioni.

AUTONOMI

La misura non è stata annunciata, ma era contenuta in una bozza di testo in entrata al Cdm e consisterebbe in un aumento della quota Irpef per gli autonomi, a partire dall’attuale 41% per i redditi oltre i 55.000 euro.

PENSIONI DONNE

Verrebbe anticipato dal 2020 al 2015 il progressivo innalzamento a 65 anni (entro il 2027) dell’età pensionabile delle donne nel settore privato.

SCONTRINI

Tracciabilità di tutte le transazioni superiori ai 2500 euro con comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle operazioni per le quali è prevista l’applicazione dell’Iva. È inoltre previsto l’inasprimento delle sanzioni, sino alla sospensione dell’attività, per la mancata emissione di fatture o scontrini fiscali.

CONTRIBUTO SOLIDARIETÀ

Viene estesa ai dipendenti privati la misura già in vigore per i dipendenti pubblici e per i pensionati: prelievo del 5% della parte di reddito eccedente i 90.000 euro e del 10% della parte eccedente i 150.000. Per i parlamentari dovrebbe raddoppiare al 10 e 20%.

MINISTERI

Previsto un taglio di 6 miliardi di euro nel 2012, e di 2,5 nel 2013.

ENTI LOCALI

Saranno ridotti 6 miliardi di trasferimenti nel 2012 e 3,5 nel 2013. Per le Regioni, il peso della riduzione dei fondi è pari a 1 miliardo di euro.

mi sarei aspettato una manovra molto più drastica, mancano azioni serie sulle comunità montane fasulle, sul controllo dei livelli di contribuzione di alcuni enti mangiasoldi (quirinale, ministeri, alcune municipalizzate...) ma è un inizio, da qualcosa bisognava partire, ed il fatto che questa manovra scontenti un pò tutti dovrebbe significare che non ci siano categorie esenti o salvate dai soliti amici. Nei prossimi giorni capiremo meglio i dettagli.

giovedì 4 agosto 2011

240) Reguzzoni alla Camera, ineccepibile come sempre.


Ecco il testo integrale dell’intervento dello scorso 3 agosto pronunciato alla Camera dei Deputati dal capogruppo della Lega Marco Reguzzoni

Presidente, colleghi deputati, in un momento internazionale difficile occorrono coraggio, determinazione e idee chiare che non ho sentito nel discorso di Bersani. Se questa è la proposta di Bersani siamo proprio messi male… Dovremmo fare un passo indietro noi, per far fare un passo avanti a voi… Il nostro Paese non può più permettersi di essere miope: perché così facciamo danno prima di tutto ai nostri figli. È proprio sulle loro spalle che stiamo caricando il debito pubblico. Occorre dare un segnale di svolta, occorre dire tanti basta. Basta spendere per le pensioni di invalidità 7 volte la media Ocse perché in intere Province o Regioni la falsa pensione di invalidità è uno strumento di assistenzialismo… Su 200mila controlli per la prima volta effettuati da questo governo ne abbiamo revocate circa 30mila false, risparmiando quasi un miliardo di euro.
Bisogna proseguire su questa direzione effettuando controlli sui 3 milioni di pensioni di invalidità elargite: colpendo i furbi, avremmo enormi risparmi.
Basta accollare sulla collettività i costi degli immigrati clandestini o dei sedicenti profughi. Ognuno di loro ci costa 40 euro al giorno: si tratta di una spesa di 1.200 euro al mese per ogni immigrato ospitato che stride fortemente con i 500 euro di pensione percepiti da 9 milioni di nostri concittadini dopo una vita di lavoro. Adesso basta, tornino a casa loro perché purtroppo non possiamo permetterci di tenerli qua.
Basta permettere al sindaco di una grande città come Napoli di sprecare i soldi pubblici che potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo economico, mandando i rifiuti avanti e indietro per il Paese. Deve costruire termovalorizzatori e discariche come si fa in qualunque paese civile.
E anche basta, senza demagogia, con gli alti costi della politica: questo è il primo governo ad aver legiferato in materia. Non è ammissibile che il Presidente della Repubblica, che è uno solo, abbia a disposizione 40 auto blu.
Anche in un’ottica di riduzione dei costi e di maggiore semplicità, riformiamo la Costituzione, superiamo il bicameralismo perfetto e facciamo il Senato federale.
Caro Bersani, vi sfidiamo su questo terreno, vedremo se avrete il coraggio di dire si. Noi siamo qui, vogliamo fare le riforme, la Lega ha chiesto e ottenuto che a settembre si discuta della riforma costituzionale dell’articolo 41, perché il nostro possa essere un Paese in cui c’è libertà d’impresa. Siamo disponibili al dialogo, non potete sempre rifugiarci dietro un no. Dov’è il vostro senso civico, dimostratelo con i fatti.
Basta, riduciamo il gravoso impegno – in termini di vite umane e di costi economici – dei nostri soldati all’estero. Riportiamo a casa i nostri soldati.
Oggi dobbiamo dire basta a tutto ciò, senza esitazione e senza paure: è davvero l’unica strada percorribile.
Dobbiamo realizzare quanto promesso ai cittadini sui temi che stanno alla base della nostra alleanza elettorale: Presidente Berlusconi, ministro Tremonti dobbiamo realizzare con forza e decisione la revisione immediata del patto di stabilità degli enti locali. I Comuni che hanno i soldi in cassa devono poterli spendere e subito a beneficio loro e delle comunità locali.
E poi la semplificazione delle procedure burocratiche delle piccole imprese che sono l’ossatura della nostra economia. Dati del Sole 24 ore dicono che la sola revisione e semplificazione dell’attuale normativa antincendio equivarrebbe a un risparmio di 650 milioni di euro per le nostre Pmi..
La normativa sui costi standard introdotta dal Federalismo fiscale va anticipata il più possibile Non è più tollerabile e ammissibile che in alcune regioni del nostro Paese – quelle governate da voi della sinistra, creino buchi di bilancio ripianati poi con i soldi pubblici.
E se proprio non possiamo fare a meno di aumentare qualcosa, non facciamolo con i ticket. La salute è un diritto di tutti, il vizio no. Ed è per questo che la Lega propone di aumentare il costo delle sigarette al posto dei ticket, incontrando anche il favore della Regioni.
Ma c’è un punto cu sui sono d’accordo Bersani. Questa è una crisi che nasce dal sistema bancario a livello mondiale e vede nel sistema bancario stesso l’attore, il regista e l’autore del copione. Gli accordi di Basilea, di Basilea 2 e di Basilea 3 dovevano portare stabilità, crescita e bassi tassi di interesse. Invece, il disastro, oggi, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. A fronte della bolla speculativa le banche hanno chiesto e ottenuto interventi di sostegno dei Governi con il risultato che la crisi finanziaria è diventata anche economica.
E gli stessi banchieri che hanno creato il disastro ora difendono la loro autonomia come fosse un dogma. È ora invece che tutti affrontino le loro responsabilità. È tempo che le banche tornino a dare i soldi alle imprese, i mutui alle famiglie e la smettano di speculare scommettendo sulla caduta del governo.
Al contrario, la guida oculata del Governo forte del consenso popolare ha tenuto i conti in ordine e ha evitato al nostro Paese il rischio di una deriva fatta di instabilità e tracollo economico, proprio quello che voi amici degli speculatori vorreste portare qui.
Lo abbiamo già detto più volte e siamo qui a ribadirlo: non esiste alternativa politica all’alleanza Pdl-Lega che è prima di tutto l’alleanza Bossi-Berlusconi. Lo ripetiamo chiaramente a tutti, e chi ha orecchie per intendere le usi bene. Per primi gli speculatori internazionali e chi vuol fare soldi sulla pelle dei nostri cittadini, dei nostri lavoratori, delle nostre famiglie….
La Lega è indisponibile ad appoggiare qualsiasi altro governo che non abbia come guida il presidente Berlusconi e come fondamento politico l’alleanza Bossi-Berlusconi. Si inganna chi pensa che esistano scorciatoie o fantasiose alternative, governi tecnici o giochi di palazzo. Allora sì che si creerebbe un’instabilità politica che porterebbe il Paese nel baratro. La risposta migliore sta nel programma di governo del 2008 che è poi la rivoluzione liberale e federalista che pochi giorni fa Piero Ostellino ha citato sul Corriere della Sera, ricordando la politica di Reagan che abbassando le tasse aumentò le entrate del bilancio dello Stato.
Mentre nel nostro Paese ci perdiamo in futili chiacchiere, negli Stati Uniti il movimento dei Tea Party è riuscito a smuovere una politica ferma da anni, al grido di NO MORE TAXES, che è la perfetta sintesi del comune sentire dell’elettorato che ci ha dato mandato a governare: BASTA TASSE. I Tea Party sostengono che aumentando le tasse si rallenta la crescita arrivando al paradosso di avere minori entrate fiscali.
È un punto di vista economico che condivido al 100 per cento, lo sanno benissimo tutti i membri del governo, sono anni che lo diciamo. Ora dobbiamo farlo. In un Paese come il nostro occorre ridurre la pressione fiscale riformando il fisco e la normativa tributaria a partire da Equitalia. Per poterlo fare con credibilità davanti ai Mercati dobbiamo accompagnare questa grande riforma con misure strutturali che snelliscano la burocrazia, riformino la giustizia, riducano il peso dello Stato.
Si tratta cioè di realizzare davvero quella rivoluzione liberale e federale che è a fondamento della nostra alleanza.
Presidente Berlusconi, lei e Bossi avete dimostrato con i fatti della vita di essere capaci di spianare gli ostacoli: tramutiamo l’attuale situazione di difficoltà in opportunità per i nostri figli.
Spazziamo via le resistenze al cambiamento e realizziamo davvero e subito un Paese moderno, libero e federale. Finora abbiamo giocato in difesa, adesso è il momento di giocare in attacco.

venerdì 29 luglio 2011

239) I ragazzi veneti sono i migliori studenti d'italia. servirà?



complimenti ai ragazzi veneti, che anche quest'anno i più preparati soprattutto in materie matematiche e scientifiche. Spero sia sufficiente per avere un ruolo in futuro, dato che nei concorsi pubblici saranno comunque scavalcati da persone impreparate ma provenienti dalle solite regioni meridionali ( regioni disagiate, dicono), e dai soliti rampolli parenti dei baroni, amici di politici venduti, laureati in fantomatici atenei del profondo sud dove non è necessario studiare.

inutile appellarsi a tribunali, forze dell'ordine o altri enti... ovunque siano sono tutti in mano dei parenti (in particolare campani) di chi vince i concorsi senza meriti...

Sembra impossibile, ma tutti i prefetti, i vice, i militari, i finanzieri, i guardacoste, i responsabili delle capitanerie... tutti, ma proprio tutti arrivano dal sud del paese, alla faccia delle probabilità e delle statistiche.

al povero studente veneto non resterà che farsi una partita iva e contribuire il paralitico brontosauro italico e i suoi miliardi di costi inutili, e se tutto andrà bene lavoreranno sette mesi all'anno per le sanguisughe, per irpef, per la benzina, per il bollo, per la rai (stramaledetti), per le pensioni d'oro, per le auto blu dell'acquedotto delle puglie (ne hanno più dei ministeri), per i 3000 ambulanzieri siciliani (hanno 200 ambulanze..) per i 13.000 forestali calabresi ( il doppio del canada, due ogni albero, dovrebbero gli incendi pisciando..), per gli enti fasulli, i dirigenti fasulli, le consulenze fasulle e per tutte le ruberie messe in piedi in decenni di furbate romane.

e dovranno lavorare tanto, dato che i filibustieri che hanno governato per cinquant'anni hanno lasciato in dote una montagna di debiti che le prossime generazioni dovranno sanare.

e dovranno lavorare almeno fino a settant'anni per mantenere chi è andato in pensione a trent'anni...

e dovranno mantenersi sani per lavorare sodo e mantenere decine di migliaia di falsi invalidi...

poveri i nostri ragazzi

poveri noi.

domenica 24 luglio 2011

238) Se non si riesce a bonificare la palude romana, allora è necessario uscirne.


prima o poi la necessità di uscire da questo stato sanguisuga, fangoso e fallito sarà evidente anche a chi oggi si rifiuta di capire.
Secessione, autogoverno, non c'è altro rimedio.
Se non si riesce a bonificare la palude romana, allora è necessario uscirne.

(arachesostufo)

mercoledì 29 giugno 2011

237) NAPOLI: emergenza infinita.


... deve sempre pensarci qualcun altro.....
"Quando le immondizie arriveranno al quarto piano impareranno da soli come si fa."

è giunto il momento che decidano cosa fare da grandi.

sabato 25 giugno 2011

236) DE MAGISTRIS, PROVVEDA!



giovedì 2 giugno 2011

235) QUESTIONE IMMIGRATI: Lettera del Sindaco di Scorzè al Ministro Maroni ed al Prefetto.


Egregio Signor Ministro, Gentile Signor Prefetto,

La presente in riferimento alla odierna cortese richiesta, proveniente dal Signor Prefetto, di comunicare le disponibilità ricettive nel territorio di competenza del Comune di Scorzé per l’accoglimento di profughi provenienti dai paesi del Nord Africa.

Come già specificato nel corso dell’assemblea svoltasi il 18 maggio, sono a rappresentare alle Signorie Illustrissime Vostre la più ferma, convinta e totale contrarietà dell’Amministrazione Comunale a collaborare con il governo nazionale per attuare una soluzione non condivisa al problema dei profughi. La proposta del Governo nazionale di approntare strutture comunali di accoglimento a fronte di un versamento giornaliero dai 40 ai 46 euro a persona al giorno non è infatti attuabile né sostenibile.

Non è attuabile perché l’Ente Comune non è l’organo deputato a far fronte ad una emergenza simile. Non disponiamo di strutture, non abbiamo disponibilità organizzative. Ci troviamo in situazioni operativamente non concretizzabili a fronte di una necessità di assistenza e sorveglianza prolungate e indefinite.

Non è sostenibile per una serie di ragioni politiche. La prima riguarda la natura del fenomeno: le persone sbarcate vengono definite “profughi”. Sappiamo tutti quanto questa definizione sia opportunistica. Si è di fronte a un fenomeno migratorio di massa di persone che non provengono solo da zone di guerra ma che, in tutta evidenza, sono in Italia per ragioni economiche e non di persecuzione personale. Definire di principio tali uomini come profughi e mantenerli in strutture di accoglienza è una precisa scelta politica del governo nazionale, ben al di là della natura delle cose. E’ un atto di ipocrisia politica non accettabile e, comunque, non razionale. Ogni persona che arriva o si trova qui in Italia potrebbe quindi essere definita profuga o potrebbe chiedere di essere definita tale.

La seconda ragione politica di contrarietà sta nel sostegno economico previsto. In un momento di fortissima crisi economica, come è possibile prevedere l’enormità di 40 euro al giorno a persona, pari a 1240 euro al mese? L’esperienza di amministratori comunali ci fa capire subito la gravità di una scelta del genere: abbiamo nel nostro territorio interi settori della popolazione in difficoltà. Pensionati minimi, diversamente abili, studenti e disoccupati, tutte categorie che vivono con molte meno risorse e alle quali rispondiamo che oggi lo stato non ha soldi, non ha possibilità. Gli stessi cassaintegrati al mese precepiscono una indennità inferiore, per non parlare di molti stipendi di operai generici o non specializzati. Vi sono centinaia di famiglie indebitate per pagare mutui mensili che vivono con cifre ben inferiori. E’ impossibile giustificare tutto questo. Ricorrere a incrementare i finanziamenti per accogliere queste persone immigrate irregolari al fine di vincere le resistenze politiche, è un tipico modo centralista e tardo imperiale per far digerire alla periferia scelte non condivise. In questo caso però le contraddizioni scoppiano in modo deflagrante: i soldi pubblici vengono dai nostri cittadini. Oggi una scelta del genere è un insulto.

La terza obiezione è che già oggi nel nostro territorio esiste, seppur limitato, il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Perché il clandestino che si trova nel nostro paese non può essere sostenuto e va espulso e questi immigrati altrettanto clandestini vengono invece tutelati? Essendo il nostro uno Stato di diritto, tale differenziazione non è giustificabile. Se una persona arriva a Lampedusa allora ha diritto alla proposta di accoglienza, se è già qui, magari da mesi o anni, in condizioni di precarietà e illegalità, a volte sfruttato e senza protezioni, allora non ha più diritto a nulla. La legge deve essere uguale per tutti e non rispettarla e non farla rispettare è il primo errore della classi dirigenti. Noi siamo convinti che il fenomeno migratorio vada fermato perché ha superato, e non da oggi, la soglia di sostenibilità e di integrazione pacifica. Su questa linea vi è stata, finora, la politica del Governo. Se vi è un cambio di visione, lo si dica esplicitamente e lo si applichi a tutti gli immigrati. Non si ricorra a definizioni tipo “emergenza”, “calamità” o “stato di necessità”.

Con la dovuta premessa che essendo obiezioni di natura politica, esse vanno rivolte più propriamente all’organo politico di vertice, il Ministro degli Interni, e non alla rappresentanza amministrativa territoriale del Governo; in questo senso e con questa motivazione, abbiamo inserito come primo destinatario della presente il Ministro stesso.

Di poco momento è il richiamo in questi giorni effettuato alla solidarietà tra Istituzioni. Essa c’è comunque, come è obbligo e doveroso che sia. Ma non si può scambiare la solidarietà per acquiescenza, il rispetto per riverenza e la collaborazione per servilismo. L’Ente Comune non è gerarchicamente sotto ordinato né è organo meramente esecutore della volontà dell’Esecutivo nazionale. I cultori dell’autonomia e della sussidiarietà lo hanno ben presente. Il Comune è la più vicina espressione di rappresentanza dei cittadini e, come organo amministrativo, risponde politicamente agli elettori per la propria competenza.

Noi facciamo appello al Governo affinché modifichi le decisioni prese ed avvii le procedure per il rimpatrio degli immigrati irregolari nel rispetto delle attuali leggi in vigore. In caso contrario, non condividendo la scelta effettuata, attueremo tutte le forme di protesta e di pacifica disobbedienza rispetto ad una politica inconcludente, intellettualmente ipocrita e operativamente confusa; salva, ovviamente, ogni ulteriore riserva di intraprendere le azioni, anche legali, più opportune.

Assicuro le Signorie Illustrissime che se fossimo posti di fronte all’alternativa di scegliere tra la fedeltà al mandato ricevuto dai cittadini di Scorzé e l’esecuzione di un ordine proveniente dal Governo, sceglieremo sempre e comunque, anche a costo delle dimissioni, la fedeltà al nostro territorio.

Cordiali Saluti,

Giovanni Battista Mestriner

sabato 14 maggio 2011

234) “CASE ATER? PRECEDENZA AGLI ITALIANI”

Precedenza ai cittadini italiani con almeno15 anni di residenza nel territorio.
Questa la decisione presa dal Consiglio comunale di Scorzè per il bando d’assegnazione degli alloggi Ater. Una delibera che ha scatenato polemiche, tanto che le minoranze considerano discriminatorio il provvedimento verso gli stranieri.

In pratica, per poter avere una casa Ater a Scorzè, si dovranno avere alcuni requisiti, a partire dall’essere cittadini italiani e avere residenza
nel comune da 15 anni. Si tratta di una svolta importante per la città, perché sinora, per assegnare le case, si erano seguiti altri parametri ma ora la maggioranza ha deciso di dare la precedenza agli italiani.

Nel bando, inoltre, saranno inseriti anche degli incentivi nel caso in cui ci fossero bambini piccoli o anziani che rientrino nello stesso nucleo famigliare. “Nessuna discriminazione – assicura l’assessore ai Servizi sociali Stefano Tosatto – ma abbiamo deciso di
privilegiare chi è in lista da anni, e si è sempre visto passare avanti da altri con diversi requisiti. E poi nell’ultimo biennio abbiamo avuto un occhio di riguardo per gli anziani.

Ora non ci sono alloggi Ater liberi ,ma presto potrebbero essere pronti quelli di via Baden Powell. Sono una dozzina”. Critica la minoranza. “Mai vista una delibera simile a Scorzè – attacca Giuliano Zugno del Pd –
perché è discriminatoria. Avevamo proposto un emendamento allargando i benefi ciari a tutte quelle persone, anche straniere, che abitano qui da tanti anni”. Insomma, anche a Scorzè come in tante parti del Veneto le pressioni dei residenti sugli enti locali, per avere una casa popolare sono molto forti e hanno inciso sulla decisione del comune, che trova forte apprezzamento negli strati
popolari.

Il fenomeno, infatti, è esplosivo e solo attraverso regole ferree si riuscirà a regolarlo. Negli uffi ci dei servizi sociali, spesso nascono liti furibonde, non solo a Scorzè ma in tutto il comprensorio, fra chi è straniero e magari non ha dichiarato alcun reddito, e ha una sfi lza di fi gli a carico, e chi magari da anni pazientemente, attende di vedersi assegnata la casa. Questo si vede sorpassato da chi è arrivato in Italia e ovviamente ha ancora meno di lui.

Per gli stranieri insomma il percorso della casa popolare a Scorzè è quasi impossibile, o la casa se la comprano oppure vanno in affitto.

Tra l’altro le stesse case popolari si possono acquistare, tramutando l’affi tto in mutuo. Politiche simili a dire il vero non sono solo di Scorzè, ma sono utilizzate anche
in tanti altri stati europei.

lunedì 11 aprile 2011

233) Il Consiglio Comunale di Scorzè dice NO ai clandestini.

No al centro di accoglienza immigrati nel territorio. No alla tendopoli. No al rifugio per immigrati clandestini ma un invito a limitare e ridurre il flusso migratorio che si sta verificando dalle coste del Nordafrica e provvedere, casomai, alla celere espulsione dei clandestini.

Questo in sintesi l'ordine del giorno approvato dalla maggioranza, contrarie le opposizioni, venerdì sera in consiglio comunale per esprimere la contrarietà dell'amministrazione comunale all'ipotesi di utilizzo della base missilistica di Peseggia come centro di accoglienza immigrati.

L'area in questione non possiede requisiti adeguati di sicurezza e sorvegliabilità e tantomeno requisiti igienici. Il flusso migratorio pregiudicherebbe la sicurezza di tutto il territorio e la base non possiede servizi igienici soprattutto nel caso venisse innalzata una tendopoli.

Nel territorio di Scorzè l'immigrazione ha già superato il livello di sicurezza.

Scorzè quindi non ha bisogno di ulteriori immigrati, soprattutto quando si tratta di extracomunitari clandestini (nessun profugo di guerra, nessun bambino, niente donne, nessun esiliato politico...) che approfittano del momento di confusione in nordafrica per sbarcare a Lampedusa e entrare in europa in barba alle regole, organizzando addirittura cortei di protesta perchè mancano le sigarette o non è gradito il pasto servito nel centro accoglienza.

CALCI NEL CULO! Non si tratta di profughi di guerra, ma di giovanotti tra i 17 e i 40 anni, benvestiti, con telefonino, che hanno sborsato da 2 a 5 mila euro per arrivare sulle coste italiane. Molti di loro sono vecchie conoscenze delle forze dell'ordine, quasi tutti spacciatori espulsi più volte, alcune decine già arrestati in quanto pizzicati a spacciare a poche ore dallo sbarco. A Scorzè di teppisti nordafricane ce ne sono già troppi, non è il caso di incrementare la dose.

domenica 3 aprile 2011

232) Pensioni ai "Nonni" extracomunitari: è boom di domande.

Senza aver mai versato contributi incassano 7.156 euro l’anno Gli extracomunitari con carta di soggiorno fanno arrivare in città i genitori over 65 che all’Inps chiedono il ‘vitalizio’ Tredici mensilità da 550,5 euro, mentre un veneto non ne incassa più di 500 pur avendo versato contributi per anni Ci sarebbe una certa preoccupazione anche a Modena per il dilagare di richieste d’ assegni sociali da parte di immigrati che, a quanto sembra, stanno mettendo in seria difficoltà l’Inps. Non esistono cifre precise del fenomeno,che possono essere forniti solo dalla Direzione Generale di Roma. Dalla capitale ci spiegano che i dati, per singole province, possono rilasciarli solo dopo una richiesta scritta all’Inps di competenza, incaricata poi di inoltrarla alla stessa Direzione Generale. Insomma, forse fra qualche mese si potrà sapere qual’è la situazione sul fronte assegni sociali agli immigrati. Ma in che cosa consiste questa richiesta da parte degli immigrati degli assegni sociali? Le cose stanno così: gli immigrati che hanno compiuto i 65 anni e non hanno redditi oppure sono sotto la soglia dei 5mila euro annui, hanno diritto a quella che una volta si chiamava “pensione sociale”. Quando gli extracomunitari regolari residenti in città o in provincia con tanto di carta di soggiorno in regola e residenza, si sono accorti delle normativa di legge – tutto deriva dalla legge 388 del 2000 (inserita nella finanziaria 2001 dell’allora governo Amato) che ha riconosciuto l’assegno sociale anche ai cittadini stranieri – non hanno fatto altro che presentare domanda di ricongiungimento familiare e far arrivare a Modena genitori o parenti anziani. Tra gli immigrati extracomunitari, pare che gli albanesi siano stati gli antesignani e maestri in materia. Come funzione questa legge varata dal parlamento italiano? L’extracomunitario regolare, dopo aver fatto venire a Modena i congiunti, manda i familiari o il familiare ultra- 65enne all’Inps. Qui l’interessato autocertifica l’assenza di reddito oppure dichiara la pensione minima nello Stato di provenienza – che deve essere certificata – e il gioco è fatto. L’Inps a quel punto eroga 395,6 euro al mese di assegno sociale, più 154,9 euro di importo aggiuntivo. In totale 550,5 euro per 13 mensilità quindi 7.156 euro l’anno, esentasse. In sostanza genitori, nonni e parenti tutti over 65 di lavoratori extracomunitari, percepiscono i 7.156 euro all’anno, senza aver mai versato alcun contributo all’Inps. Tutto questo mentre una buona fetta di pensionati nostrani, percepisce pensioni di 500 euro al mese, meno dell’assegno agli anziani stranieri e tutto questo dopo aver versato contributi e pagato tasse per una vita. C’è poi un altro particolare che sa tanto di “beffa”: se il genitore, il nonno, il parente straniero in Italia non si trova bene, può tranquillamente tornare in patria, tanto l’assegno continua a decorrere. E nei paesi nordafricani con queste cifre si vive da “nababbi”. Ultimamente comunque sono satte adottate restrizioni e gli stranieri che beneficiano dell’assegno sociale non devono lasciare il nostro paese. Le domande degli stranieri per l’assegno sociale sarebbero in costante aumento e vengono quasi sempre accolte dall’Inps, visto che la legge non prevede nè un minimo di versamenti e nemmeno un certo tempo di residenza.

venerdì 4 febbraio 2011

231) Il federalismo purtroppo è solo un leggero surrogato di ciò che servirebbe veramente.


il federalismo purtroppo è solo un leggero surrogato di ciò che servirebbe veramente.
pubblicata da Gabriele Michieletto il giorno giovedì 3 febbraio 2011 alle ore 19.49

Una parte della nazione lavora, produce ricchezza, l'altra parte costa.

una parte della nazione vive di lavoro autonomo e libera impresa, l'altra parte di impiego pubblico.

una parte della nazione rispetta le regole, l'altra parte se ne infischia.

una parte della nazione è sottoposta a controlli, indagini, fisco, regole... messe in atto dall'altra parte della nazione.

si, perchè nove militari e mezzo su dieci sono meridionali, dieci finanzieri su dieci soino meridionali, nove poliziotti e carabinieri su dieci sono meridionali, nove prefetti su dieci sono meridionali, nove procuratori su dieci sono meridionali, nove dipendenti pubblici su dieci sono meridionali....

nove aziende su dieci sono al nord, nove euro su dieci vengono dal nord, (ma nove su dieci vengono spesi al sud)

chi controlla le aziende del nord sono forze dell'ordine del sud, chi controlla i conti dei lavoratori del nord sono finanzieri del sud, chi controlla gli automobilisti del nord sono poliziotti del sud....

così al nord se guidi senza casco ci rimetti la moto e paghi la multa, al sud se ne fregano..

al nord il lavoro in nero è punito severamente, al sud oltre metà delle persone lavora in nero, la sorella di quel finanziere che qui ti rompe il culo per uno scontrino a caserta ha un laboratorio con sei donne che lavorano "all black" e la ditta non ha neppure la partita iva... e quando il fratello va a trovarla le dà pure una mano...

non serve creare due nazioni, perchè già ora ci sono due nazioni.

il fatto è che chiedere la cosa più naturale del mondo, ovvero l'autodeteminazione di un popolo, qui da noi resterà un sogno, perchè stato, forze dell'ordine, magistratura, prefetture e tutto l'apparato pubblico non potrebbero sopravvivere senza il nord coglione che lavora e paga per mantenerli...

non si lasceranno scappare la fonte di reddito che garantisce la loro sopravvivenza, non si lasceranno scappare chi da sempre li mantiene senza battere ciglio.

anche una rivoluzione armata sarebbe impensabile, tutto l'esercito ci sarebbe contro.

cambiare le regole da roma? ci stiamo provando, ma è nato il "partito trasversale del sud" che va da fini a vendola, da rutelli a di pietro, dai magistrati a santoro, passando da quel pd che si proclama progressista ma che si dimostra becero e inchiodato su vecchie logiche di gestione ammuffite.... tutta gente che si fa mantenere allegramente da quel nord che non ha ancora preso pienamente coscienza della necessità di scaricare la zavorra per poter finalmente vivere secondo le proprie possibilità e le proprie forze.

forza nord, è tempo di svegliarsi.

mai come oggi mi sento secessionista, mai come oggi sono stanco di questa situazione insostenibile, fanculo roma, romani, centralisti, mafiosi, mantenuti, fanculo tutti.

sabato 8 gennaio 2011

230) Facebook CENSURA l'account "Amici Lega Nord Scorzè", con gruppi e 4900 amici.




Scrivo con un certo tasso di amarezza in gola... Facebook, il social network del momento ha deciso (o meglio, qualche imbecille che lavora per facebbok ha deciso) di oscurare l'account degli amici della sezione Lega Nord di Scorzè.

Nessuna motivazione, nessun preavviso, nessun richiamo, hanno preferito disattivare e via. Chi decide ciò, chi si permette, tra milioni di account e gruppi, di spegnerrne uno piuttosto che un altro? perchè solo quello della Lega e non quelli di altri partiti politici? Se non fosse gradita la politica bisognerebbe disattivarli tutti.

Nessun atto scorretto da parte del soggetto eliminato, nessun provvedimento in tre anni, nessu problema con i 4.900 amici con i quali si condividevano pensieri e immagini...
La censura unilaterale subdola e vigliacca ha colpito senza giustificazioni.
Ognuno è libero di vederla come crede, io sono deluso e irritato.

Facebook dovrebbe verificare la buona fede e l'onestà dei propri collaboratori.