pubblico di seguito il testo di un documento veneziano vecchio di 250 anni, ma che (eccezion fatta per i termini datati e usi dell'epoca) dovrebbe far capire cosa fossero a quei tempi gli zingari, o meglio "i cìngani" come venivano chiamati allora: trattasi di un'ordinanza del Consiglio dei Dieci
LA SETTA DE’ CINGANI (22/5/1755: V. Anguissola; L. Bissari; F.G. Thie-ne Provveditori):
-l’ordinanza fu promulgata per-
“allontanare per sempre il numeroso, molesto concorso de’ Questuanti, Birbanti, e Pitocchi forestieri, vaganti per il Territorio, con pericolo di portar infezioni, specialmente negli Animali”; costoro, proseguiva il testo, “disturbatori nelle Chiese della pietà de’ Divoti, insultano colli moti più arditi le persone nelle pubbliche strade, riducendo a licenziosa professione d’impune scandalo, & all’infingardo mestiere di chi abborrisce impiego ciò che deve essere esercizio d’esemplare divozione”. Ai “Poveri naturali della città”, purchè muniti della Fede giurata del loro stato di indigenza rilasciata dal Parroco, veniva invece rilasciato gratuitamente un Bollo a stampa, da portare sul vestito, che consentiva di chiedere l’elemosina senza problemi; dello stesso privilegio potevano godere “Ebrei, Turchi & Eretici venuti in grembo di Santa Madre Chiesa, ed usciti dalla Casa de’ Catecumeni della Serenissima Dominante”. Intimato a “Nonzoli e Sacristani”, sotto pena di multa di 5 Ducati, di scacciare dalle Chiese i pitocchi molesti, l’editto ribadiva: “Non essendovi poi setta de Birbanti e Questuanti più pericolosa, e perniciosa, di quella che si chiama con il nome di Cingani (Zingari), li quali ben sovente in grosse partite di diverso Sesso con Armi, cani da presa, discendendo per lo più da parti anco infette dal male Bovino, si estendono con ardita licenziosità per il Territorio, e portandosi alla Botteghe e Case de’ poveri Villici, le depredano impunemente, e pongono in terrore li Abitanti, che non possono far fronte a truppe di gente armata e violenta, avvanzandosi inoltre a scellerati, dannevoli artefizj di sedurre e spogliare la gente inesperta co’ rei pretesti di falsi Medicamenti, di predizioni Astrologiche, e superstiziosi insegnamenti”, si ordinava, in caso di molestie da parte dei nomadi, di dare l’allarme con il tocco di Campana a Martello, sì da consentire il pronto intervento delle Forze dell’Ordine e l’arresto dei “settari”.
Sono passati 250 anni, e i problemi rimangono invariati, con l'aggravante che questi lazzaroni erranti non commettono quasi più reati.... no, perchè li fanno commettere ai bambini ed ai ragazzini in giovane età, addestrati a rubare e raggirare e non punibili dalla legge.
Gli zingari non vogliono integrarsi, non mandano a scuola i propri figli (ammesso che siano figli loro...) ed evitano di "contaminarsi" lavorando o frequentando gruppi e luoghi di aggregazione...
E qualche imbecille pretende di integrarli a suon di contributi e sovvenzioni, fornendo aree, case, servizi e utenze gratuiti... che ovviamente vengono sottratti ai cittadini che ne avrebbero diritto.
Vagabondi, ladri, accattoni, cartomanti e fattucchiere.... al massimo truffatori o strozzini, sfruttatori della criminalità minorile....
Questi "vicini di casa" non sono graditi: vadano altrove.
6 commenti:
In molte città del Veneto c'è addirittura via Cinganame...
E' un problema antico! Molto antico!
Bisognerebbe risolverlo dalla radice.
thank you for the link..although i can't understand with the content ..i saw your blog very nice..thanks..
semo impestai de extracomunitari anca pa internet
Qualcuno in età avanzata potrebbe raccontare la storia di Igino e dei rom?
Cioé io ho sentito dire che lui é amico dei rom perché da bambino l'hanno accudito...é vero o é una leggenda scorzetana?
Chi sa, parli...
EL GA UN CHE'...
ricordatevi che gli zingari ci pagano la pensione,lavorano l'oro che trovano nei nostri cassetti,vanno ritirare lo stipendio in banca con la pistola e fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare per pochi euro.
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