:::::::: REGOLE DI CORRETTEZZA::::::::

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In questo blog sono tutti benvenuti, e tutti possono intervenire in anonimato (ma ricorda che il tuo pc viene identificato), con un nome di fantasia o utilizzando il proprio nome vero. evitate di firmarvi con nomi di altre persone, cosa sleale e di cattivo gusto. buona discussione

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martedì 30 settembre 2008

152) SCORZE': LEGA NORD AI BLOCCHI DI PARTENZA, con la consapevolezza di un forte consenso popolare.


E' di oggi la notizia dello scioglimento del consiglio comunale a seguito dei noti fatti degli ultimi mesi, ed oggi più che mai il gruppo Lega Nord di Scorzè ha la consapevolezza di essere la squadra vincente sulla quale i cittadini possono sempre contare, una squadra di persone che si sono distinte per correttezza e lealtà, e serene (seppur con un pò di amaro in bocca) per l'assoluta certezza di aver fatto tutto il possibile per garantire seria governabilità al paese dimostrata con impegno e costante presenza.
Molti sono stati i problemi e le incomprensioni causate da alcuni membri della compagine di governo cittadina ma in nessun caso originati dal gruppo Lega, nessuno screzio o minima ombra sull'operato del gruppo Lega Nord, oggi più che mai premiata a livello comunale e nazionale alle ultime elezioni politiche.
Non c'è storia: tra una miriade di partiti più o meno formati, più o meno affidabili, più o meno spaccati (il PD rotto a tutti i livelli, Pdl in embrione, listine e listarelle che si frazionano e si moltiplicano ogni giorno) la Lega Nord rappresenta oggi il partito più consolidato sulla scena nazionale, e più concreto ed affidabile a livello locale certamente in grado di proporsi quale testa d'ariete alle future amministrative.

Oggi comincia un capitolo nuovo anche per Scorzè, la Lega c'é ed è una garanzia di costruttività e dialogo..... di chiacchiere a destra e a sinistra ne abbiamo sentite anche troppe... il programma di governo sarà preciso e forte, in continuità con l'operato dell'ultima amministrazione per gli impegni già presi e le opere pubbliche, ma con nuovi ed interessanti spunti per migliorare la qualità della vita a tutti i cittadini.

SI VOLTA PAGINA. DA ADESSO.

151) BZZIP FRTIPJULZZZARPP MUIK CRUXGT WCRATVZAR PIFZZ SIGAGNI ...... O NO?


In Regione Veneto il comune di Scorzè è rappresentato da un consigliere regionale, il noto ex sindaco Igino Michieletto, e da cittadino di Scorzè mi sarei aspettato che l'operato del signor Igino fosse certamente volto al bene della regione, ma speravo che in sordina un minimo di campanilismo portasse il suo cuore a curare con un pizzico più di attenzione il benessere del suo territorio natìo ed in particolare dei suoi abitanti .... e che attorno ai problemi di Scorzè e del miranese si svolgessero parte della sua iniziativa politica, delle sue interrogazioni e dei suoi interventi....

(ASCA) - Venezia, 1 set - Il consigliere regionale del Partito Democratico del Veneto, Igino Michieletto ha presentato un'interrogazione 'a risposta immediata' per sapere se la Giunta veneta ''abbia intenzione di intervenire con qualche progetto strategico per dare soluzione al problema dei campi sosta dei nomadi''.''Su questo problema - afferma il consigliere - si assiste da parte di tanti sindaci veneti a indecenti comportamenti che, in barba al diritto alla libera circolazione previsto dalla Costituzione e in spregio alla legge regionale 54/89 'Tutela della cultura ROM e Sinti' e alla Costituzione, attuano ogni forma di illegale emarginazione inventando barriere, sbarramenti, fossati, divieti, ecc., tutto per impedire che vi siano soste di nomadi''.''Se, invece, la Giunta regionale non intende affrontare la questione - afferma ancora Michieletto nella sua interrogazione - almeno dica se ritenga opportuno proporre al Governo 'amico' una deportazione in massa del popolo ROM e Sinti fuori dai confini della nostra Regione e far scavare un fossato lungo tutti i confini''.

Così dunque il Consigliere del PD.... ha fortemente a cuore i nomadi, e ovviamente questo è lecito.... io amo i gatti, Carlo il Milan, Claudio preferisce il Rugby e Bepi fuma la pipa... ognuno ha i propri hobby, quello di Igino è di far spendere soldi alle amministrazioni (regionale e comunali) per mettere a proprio agio gli zingari, pazienza se poi loro mettano a DISAGIO tutto il resto della comunità... resta il fatto che confonde il problema: lui sostiene che il problema da risolvere sono i campi nomadi... invece il problema non sono i campi, ma i nomadi e basta...
Non è certo questo comunque l'unico argomento che sta a cuore al consigliere regionale nello svolgere la sua azione politica.... basta guardare il sito della Regione Veneto per rendersene conto: tra iniziative di vario tipo spiccano infatti una miriade di interrogazioni sulla realizzazione della variante alla strada Noalese (la famigerata 515) quasi fosse una cosa personale, quasi fosse la soluzione ai problemi di Scorzè, quasi non fosse una condanna per la vivibilità di una intera area del comune.

e curiosando tra siti regionali e siti di giornali e blog le curiosità che emergono sono anche altre.....clicchiamo sulle voci qui sotto e scopriamo che il buon Igino:










devo dire che come abitante di Scorzè mi sento rappresentato, che le istanze su cui il Consigliere fa le sue lotte sono certamente priorità per il nostro paese, e, anzi, gli proporrei di sostenere una estenuante battaglia politica sui danni procurati dalla dorifera gialla nel sud del Bangladesh e sulla rarefazione dell'alga rossa dai fondali sabbiosi somali.... argomenti senz'altro degni di risonanza, condivisi dal paese, e cavalli vincenti in vista delle prossime campagne elettorali.

con simpatia..... Arachesostufo

domenica 28 settembre 2008

150) STAMPA LOCALE E REGIONALI CONSIGLIERI.... Sior SI. Il Gazzettino pubblica sinistri monologhi.


COMUNICATO STAMPA DI CLARA CAVERZAN GIA' SINDACO DI SCORZE'
OGGETTO: 515 - ART. APPARSO SULLA STAMPA IL 24-09-08

Mercoledì 24 settembre apro il quotidiano e con discreto stupore trovo il consigliere regionale Igino Michieletto che si gongola della buona riuscita di una “ sua “ azione politica.
Leggo in maniera approfondita l'articolo riguardante la 515, chiodo fisso del mio avversario politico che si ostina a voler dare ad intendere a chi non vuole dotarsi di orecchie per intendere che parliamo di un progetto del 1987 e quindi avulso dalla realtà attuale e dal nostro territorio, ormai attraversato da ferite insanabili, grazie anche e soprattutto a lui.
Mi informo, chiedo, chiamo , domando cosa si sia discusso in data 23 settembre alle ore 10.30 a Palazzo Fini e scopro che la gioia di cui si beava Igino è del tutto ingiustificata. Perchè?
I fatti:
Igino Michieletto chiede ufficialmente un incontro in II Commissione Regionale Infrastrutture e Viabilità al presidente Tiziano Zigiotto e all'assessore Renato Chisso, asserendo di essere pressato dai Sindaci di Noale e Salzano sulla 515.
Si apre la seduta e il Presidente della Commissione chiede a Igino se non sia stato lui ad insidiare i Sindaci sul tema e non viceversa , poiché sembra che i Sindaci parlino quasi quotidianamente con l'ass.re Chisso delle problematiche inerenti la 515 e non avevano bisogno dell'incontro istituzionale. Igino, stizzito, chiede di passare ai fatti . Intervengono i Sindaci e, infine, l'ass.re provinciale Gatto, che evidenzia il fatto che non essendoci più l'interlocutore che bloccava la realizzazione del secondo lotto del primo stralcio ( poteva fare anche il mio nome tanto era chiarissimo ) ora l'opera poteva procedere spedita.
Prende la parola l'ass.re Chisso il quale senza alcuna smentita di sorta sottolinea lo stato dell'arte dell'opera:

1- Si rammarica dell'utilizzo delle istituzioni per ragionare su questo tema rivolgendo ai Sindaci una semplice domanda: - Vi rispondo quotidianamente sulla 515? Occorreva farsi invitare qui?
I Sindaci abbassando lo sguardo, confermano silenziosamente, quindi, i dubbi dello stesso Presidente della Commissione.
Chisso a questo punto paventa un irrigidimento dei rapporti, esprimendo chiaramente il suo dissenso per l'inutile iniziativa che ai più dei presenti appariva proprio insistentemente voluta da Igino più che dai Sindaci.
2- L'ass.re Chisso si rivolge all'ass.re provinciale Gatto e precisa che nessuno a livello istituzionale aveva mai bloccato la strada nemmeno colei alla quale Gatto alludeva.
E' inconfutabile che nella zona vi sia un problema di inquinamento da elettrosmog e che i cittadini hanno vinto già per questo una causa di fronte al Tribumale ordinario di Venezia e avrebbero potuto vincere in un qualsiasi momento (anche a venire n. d.s.) una causa davanti al T.A.R. Per la 515.
E' INDUBBIO POI CHE FINCHE' LUI SARA' ASSESSORE I CITTADINI SARANNO ASCOLTATI ( testuali parole n.d.s.).
3- Tornando alla strada , senza mezzi termini, l'ass.re Renato Chisso considerava precisamente che CON L'AVVENTO DEL NUOVO CASELLO DI PESEGGIA ( LAPSUS FREUDIANO???), corretto da Igino in “ Cappella” LA VIABILITA' E' TUTTA DA RIPRENDERE IN MANO. BISOGNERA' QUINDI FARE UNA VIABILITA' VERSO IL CASELLO, SECONDO LOTTO DEL PRIMO STRALCIO DA RIVEDERE IN BASE A NUOVI INCARICHI DI STUDIO DA LUI ASSEGNATI A VENETO STRADE.

L'assessore , chiamato in Giunta, si alzava e mentre usciva dalla sala, subiva le urla del consigliere Igino. Urla di rabbia per le secche parole dell'assessore.
Urla di invidia di chi non può più strumentalizzare una strada che oramai non serve più, mangiata e sovrastata dal mostro del Passante che divorerà i suoi stessi creatori, i cui ruggiti, oramai abbisognano di altre strade più intelligenti e sovraccomunali per essere chetati.
A questo punto altri consiglieri regionali prendevano la parola per porre l'attenzione sulle arterie di Zero Branco e Mogliano in corso di realizzazione che sarebbero in grado di smaltire il traffico del casello di Peseggia ( ancora Lapsus ) o Cappella, con adeguati collegamenti tra la 515 e la 245.
Non mi meraviglia lo stile di Igino! Lui è così. Cavalca la tigre come si suol dire e come un circense vi cade e vi risale e lo spettacolo continuerà fino a che ci sarà qualche bambolotto ad applaudirlo e non verrà ingoiato dalla sua stessa fiera, stanca anch'essa di essere usata per il picchio.
Non riesco invece a capacitarmi della stampa dalla notizia spicciola, dalla comunicazione drogata al servizio della casta.
comunicato stampa diffuso oggi ai giornali e sul blog Muro Libero

giovedì 25 settembre 2008

149) S.R. 515: la querelle e le bugie.


.....Igino Michieletto ...................Renato Chisso


tratto da Muro Libero e riferita alla notizia apparsa sulla stampa ieri:

NON SOLO FALSA MA INCOMPLETA E TENDENZIOSA! LE COSE NON SONO ANDATE PROPRIO COSI' MA PER RAGIONI IGNOBILMENTE PROPAGANDISTICHE SI RACCONTA CIO' CHE FA COMODO, SI FA MARKETING DELLA NOTIZIA E LA STAMPA CI STA!

NOALE L’annuncio della Regione

Sr 515, la variante va in appalto a dicembre

Il secondo lotto partirà nel 2009

Noale(d.t.) Ora si vede la luce. Dopo tanto attendere, infatti, la Regione ha fornito finalmente una tempistica precisa per la conclusione del primo stralcio della variante Noale-Scorzè della Sr 515 .

La scadenza data dall'amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi, per la cessione dell'appalto per i lavori di realizzazione del secondo lotto dell'opera è la fine dell'anno.È quanto emerso ieri nel corso di un incontro tenutosi a palazzo Ferro-Fini, che ha visto la presenza dei sindaci Quaresimin, Brunello e Zalunardo, del commissario prefettizio di Scorzè, oltre all'assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso, al presidente della Commissione urbanistica e viabilità Tiziano Zigiotto, al consigliere regionale del Pd Igino Michieletto e all'assessore provinciale alla Viabilità Paolo Gatto.Ora, dunque, anche la variante ha il suo cronoprogramma: entro la fine del 2008 si concederà l'appalto per poi partire immediatamente con l'avvio dei lavori. O almeno si spera. A ruota, si dovrebbe procedere con il secondo stralcio. Una bella accelerata a un'opera che, negli anni, sembrava essersi arenata tra beghe politiche e altri incresciosi problemi, come il ritrovamento di due discariche abusive non segnalate lungo il tracciato. Proprio queste due discariche, a detta di Vernizzi, sono state la causa principale dei ritardi.«Siamo comunque in presenza di un'accelerazione - ha spiegato l'Ad di Veneto Strade - in quanto entro maggio 2009 contiamo di concludere il tratto fino a via Mestrina ed entro il dicembre, sempre 2009, verrà realizzato il sottopasso». E soprattutto, appalti entro la fine dell'anno per il tratto successivo che chiuderà il primo stralcio.

«Queste affermazioni - afferma Michieletto - ci consentono di dire che l'audizione di oggi in commissione ha avuto un esito decisamente positivo. Resta lo scandalo dei tanti ritardi, per molti versi incomprensibili se si tiene conto che questa variante è già finanziata da tempo: non va dimenticato che stiamo parlando di un investimento da oltre 50 milioni di euro» ( ATTENZIONE AL FALSO!).

È uscito soddisfatto dall'incontro anche uno dei principali sostenitori dell'opera, il sindaco Carlo Zalunardo che, nei mesi scorsi, aveva intrapreso un estenuante braccio di ferro con la Regione proprio a causa dell'insufficiente stato di avanzamento dei lavori. «Lasciamoci alle spalle le polemiche e lo scaricabarile sulle responsabilità per i ritardi, pensiamo ad andare avanti: ora mi pare che finalmente le cose abbiano preso la giusta piega. Per il secondo lotto, fino ad ora, non si era mai parlato di tempi. Ora ci auguriamo che vengano rispettati, perché Noale, ma non solo, tutto il territorio, ora più che mai ha bisogno di quest'opera». (IL GAZZETTINO DEL 24-09-08)

PERCHE' NON SONO PUBBLICATE LE PAROLE DELL'ASSESSORE REGIONALE CHISSO? EPPURE HA PARLATO: HA DETTO IL CONTRARIO DI QUANTO DICHIARATO DA VERNIZZI E HA SBUGIARDATO IL CONS. MICHIELETTO .
SEGUIAMO QUESTA BELLA NOTIZIA! NE SENTIREMO DELLE BALLE!
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Così scrive Clara Caverzan sul suo sito, e si riferisce al fatto che la riunione in oggetto secondo il cons. reg. Michieletto "sarebbe" stata richiesta a gran voce dai sindaci, ma i sindaci sostengono di non aver richiesto nulla....

e soprattutto l'assessore regionale Renato Chisso avrebbe dichiarato che prima di procedere con la 515 bisogna analizzare e definire tutta la nuova viabilità in vista dell'apertura del passante autostradale e dei nuovi caselli ( uno probabilmente collocato tra scorzè e Campocroce).

Quindi nessuna fretta ( che ha solo Igino ): tra ritardi per il problema discriche a Noale, il tracciato da definire e rivedere, il finanziamento da verificare e le modifiche in vista dell'apertura del casello passerà ancora parecchio tempo e ci sarà modo di ragionare e valutare seriamente la soluzione migliore, e mi auguro che a trattare ci sia la nuova amministrazione e che porti avanti le necessità dei cittadini.... nessun commissario prefettizio può conoscere a fondo l'intricato problema già trattato anche tra queste pagine:





E certo la cosa non finisce qui.
Qualcuno ha consegnato il paese ad un commissario tradendo la volontà dei cittadini espressa con le libere elezioni del 2004 ed ora pensa di fare ciò che vuole, io credo che il commissario sarà intelligente e ragionevole, tenendo ben presente ciò che il paese chiede.

martedì 23 settembre 2008

148) VENGHINO SIGNORI VENGHINO.......


Tutti i partiti ai blocchi di partenza, comincia il tran tran della politica... accordi, parole, chiacchiere discorsi, promesse, idee, ognuno con un programma, ognuno con qualche alleato, qualcuno forse no...

Politici e politicanti indagano su quale sia il prodotto "programma" da confezionare per avere più consensi.... ma i cittadini cosa chiedono in realtà? Questo paesotto di provincia a cavallo tra 3 provincie, che parla un dialettomix, che appartiene a venezia, misura i campi in "padovani" o "trevigiani" e si fa cresimare dal vescovo di treviso cosa si aspetta dalla futura amministrazioni? cosa chiede a chi li andrà ad amministrare?

Oltre al traffico (vecchio e futuro...), che sarà uno dei cardini della prossima giunta, oltre alla gestione dei rifiuti, all'edilizia ( spero si cominci a parlare di urbanistica), alla soluzione al problema delle inondazioni, cosa vuole Scorzè? cosa sognano gli Scorzetani? Quale sarà il sogno ambizioso dei miei concittadini?Cosa chiedono a chi dovrà amministrare?

giovedì 18 settembre 2008

147) REGIONALI: VENETO E LOMBARDIA ALLA LEGA NORD


Alla luce del risultato elettorale, e dei risultati della squadra leghista al governo si prevede un enplein alle regionali del 2010, anche se il confuso Galan (non sa più cosa vuole: macroregione, autonomia, federalismo, una forza italia secessionista...) ci riprova.
La Lega non si scompone. Guarda dritto all’obiettivo: governare il Veneto e, perché no, anche la Lombardia. Non vacilla nemmeno se a indurla all’inciampo è un sapiente uno-due della premiata ditta Ghedini-Galan. Il coordinatore di Fi dice: «Il nostro candidato per il 2010 è Galan». E il presidente del Veneto non si tira indietro: «Dovrò ricandidarmi» dice. Una volta è per arrivare a veder funzionare il federalismo, un’altra i condizionatori. Tant’è. Sembra il giochino di un outsider sui generis. Difficile capire se il governatore ci abbia fatto seriamente un pensiero o se abbia semplicemente coniato un nuovo format per tormentare la Lega. Del resto Galan, in netta ripresa dopo un’estate un po’ fiacca, si prepara ad affrontare l’arena di Cortina, una full immersion tra vecchi amici e titolati nemici, in piena forma.

Dalla sua la Lega guarda dritto davanti a sé: «E’ un pezzo che Galan dice che continuerà a fare il governatore - sostiene il segretario del Carroccio - tuttavia noi diciamo dalla scorsa legislatura che prima o poi sarebbe toccato a noi». La prenotazione scade, per l’appunto, nel 2010. «Tutti i rappresentanti della coalizione hanno avuto una Regione - prosegue Gian Paolo Gobbo - noi li abbiamo lasciati fare, ma a questo punto tocca alla Lega». Talmente limpido da sembrare scontato, almeno nell’ottica leghista, che punta ad un risultato minimo, il governo di una regione, senza tuttavia accontentarsi: «Abbiamo chiesto il Veneto - conclude Gobbo - ma questo non vuol dire che non chiederemo anche la Lombardia».

Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepresidente del Veneto: «Credo che Galan sia uno dei migliori candidati di Fi ed è legittimo che si faccia il suo nome per il 2010 - sostiene Franco Manzato - l’ultima parola spetta però a Bossi e Berlusconi». Il che, in casa Carroccio, equivale a ritenere la partita per il Veneto formalmente chiusa. Di più, il risultato delle elezioni ha fatto lievitare le azioni della Lega al punto da puntare a mettere il naso in casa altrui: «Sono convinto che il Veneto andrà a noi e che potremo ambire anche alla Lombardia e, in futuro, a conquistare tutto il Nord - conferma il vicepresidente - ma se proprio alla fine Bossi e Berlusconi dovessero decidere di lasciarci la Lombardia per il Veneto, ho la certezza assoluta che il nostro gradimento sul candidato di Forza Italia risulterà determinante per la scelta del nome. I rapporti politici saranno fondamentali per la nostra valutazione: ci affideremo solo a un presidente che non attacca i compagni di viaggio e che li lascia lavorare».
E a Scorzè? Lega in gran forza .... alleati? forse, ma seri e affidabili.

sabato 13 settembre 2008

146) IL BELLO, IL BRUTTO E IL CATTIVO.... scritto da Clara Caverzan, ovvero: come si paralizza per anni un comune


Pubblico di seguito un sacrosanto sfogo di Clara Caverzan tratto dal nuovo sito Muro Libero del quale è coautrice
.
Io ho fatto il Sindaco per la fiducia che alcune persone avevano riposto in me e volevo e dovevo concretizzare con tutte le mie forze ogni parola dei discorsi che erano usciti dalla mia voce e dalla mia penna prima e dalla mia tastiera poi. Non è stato difficile farlo e non è bastato. Sono convinta di aver realizzato il mio cursus honorum e quello dei miei cittadini. Che cosa è successo allora se adesso non sono più sindaco, ad un anno esatto dalla fine del mio mandato? Che cosa ha determinato in modo innaturale la fine dell' amministrazione da me capeggiata se non sono stata il sindaco degli appalti facili, dei metri cubi truccati, dei giochini e delle sporche strategie personalistiche di qualche politicante e di partito? Nessun ammanco illecito alle casse comunali, nessuna inchiesta giudiziaria a mio carico, nessun losco affare, nessuna mazzetta, niente di tutto ciò!
Ho difeso le istituzioni come volontà del popolo fino allo spasmo, conducendo un comune virtuoso, sempre nel rispetto del patto di stabilità, eppure qualcosa è successo. Ma che cosa?
Non tutti lo sanno ancora, c'è chi è convinto che io non sia più il Sindaco del Comune di Scorzè perchè ho scritto un libro, Desideria by Ophluchi, a torto definito dai media un libro hard, addirittura porno. E non più tardi di ieri sera ne ho avuta l'ennesima testimonianza diretta. Forse la gente che non capisce le storie contorte e sporche della politica cerca di consolarsi dando a sé stessa risposte più plausibili, più conformi al proprio modo di sentire. E' più facile andare a dormire con l'animo sereno sapendo che la Sindachessa è stata messa in castigo per aver osato troppo in un'opera letteraria.
Ma non è così. Ho governato quattro anni con amore e dedizione, sempre in prima linea, coadiuvata da persone laboriose che, come me, si erano poste come unico obiettivo: il bene di Scorzè, delle sue frazioni e dei suoi cittadini e cittadine.
Tra le persone laboriose, ( tra le quali non posso scordare anche i miei consulenti, che hanno lavorato per pura passione indefessamente, senza visibilità e senza compenso, ininterrottamente) c'era qualcuno che non era così fedele, nè così laborioso ahimè!
C'erano nella mia squadra degli infedeli, dei seguaci di un dio minore o, maggiore... a seconda:
il denaro che si può guadagnare facendo politica a Scorzè, magari smantellando le scuole elementari Marconi e al loro posto, visto che sono centralissime, fare palazzoni, senza gare d'appalto regolari, ma favorendo i soliti professionisti e il solito costruttore.
E allora eccoli questi non laboriosi, questi integralisti infedeli, fin dal primo giorno, ad attendere il sindaco per propinarle minacce e ricatti.
Se non concedevo sanatorie, cambi di destinazione d'uso più proficue ma illegali, per il capannone, per le baracche della fabbrichetta, per la vecchia fabbrica del padre in area agricola, per , per, per, non avrebbero garantito il voto al bilancio. E allora via con le autosospensioni di Forza Italia, partito di maggioranza nella maggioranza, con relativa paralisi dell'amministrazione pubblica; via con le pressioni estenuanti ad ogni riunione, con le violenze verbali e talvolta anche fisiche. Via con i Consigli Comunali sospesi per mancanza del numero legale. Ho governato quattro anni in questo clima di guerra, durante i quali in Comune è stato recapitato di tutto, dalle lettere anonime con insulti, alle infamanti diffamazioni, dalle affermazioni pericolose, al bossolo di una cartuccia con l'intimidazione di rito.
La situazione inizia a precipitare e a complicarsi vistosamente, quando riconosco l'assessorato tanto agognato ad A.N.. F.I. e l'opposizione ne approfittano per far saltare molti Consigli: il diritto di nomina a consigliere, di Scolaro Michele non viene riconosciuto più volte e si arriva agli interventi del Difensore Civico Regionale. In quei giorni a Forza Italia viene in mente di non presentarsi più in Consiglio fino a che ad uno dei suoi consiglieri, Walter Della Nave non verrà assegnato un assessorato. Il consigliere Walter Della Nave pretende di diventare assessore.
Poi, però, al mio assenso verbale, il consigliere comincia a temporeggiare. Mi dice di attendere, che c'è tempo.
Perchè? Alcuni dicono per timore di essere defenestrato subito, ma non è così e, la storia che è verità, mi darà ragione. Il sogno del Della Nave si stava realizzando.
(Ricordo un mattino d'inverno della passata amministrazione. Incontro, da Consigliera Comunale, il mio collega, Consigliere Della Nave Walter, in Via Roma. Mi dice che ha un piano in mente, si può far saltare l'amministrazione Centomo ( Sindaco prima di me) con una mozione di sfiducia, basta che firmino anche quelli della lista civica Nuova Democrazia ai quali si potrà promettere la candidatura a Sindaco al vicesindaco, Sergio Fabbris, della loro lista.)
Come poteva Walter Della Nave coronare il suo sogno di far saltare un'amministrazione?
E soprattutto questa amministrazione, quella della Caverzan, dalla quale non aveva avuto soddisfazione e non per ripicca, ma perchè proprio non si poteva pena l'arresto. Se fosse diventato assessore il Consigliere che sarebbe subentrato non l'avrebbe certo aiutato nel suo intento. E nemmeno gli altri, i quali purtroppo hanno capito le sue macchinazioni troppo tardi.
La sorte serve così al consigliere Della Nave Walter la soluzione in un piatto dorato.
Succede che il consigliere di A. N. Scolaro Michele è costretto per gravi motivi di salute a rassegnare le sue dimissioni.
Scolaro Michele si presenta nel mio ufficio la mattina del 18 marzo ( o era il 19? non ricordo, ma basta controllare nella mia agenda) vistosamente provato dalle sue condizioni, accompagnato dall'assessore di A.N., Natalino Salvati. Ha appena espresso la volontà di rassegnare le sue dimissioni perchè impossibilitato a continuare. In quel mentre, senza bussare, entra il segretario di A.N. Pietro Rino Michielan, il quale si rivolge all'assessore Natalino Salvati, alzando la voce e come io non fossi presente in quella stanza.
- Dove sono le dimissioni di Roberta Carraro, finchè su questo tavolo non ci sono le dimissioni della Carraro tu Michele non ti dimetti. Io sono quello che ha diritto a fare il consigliere, non la Carraro che non sa niente!
La Carraro, che era la prima dei non eletti dopo Scolaro Michele e prima di Michielan, avrebbe dovuto subentrargli dopo la giusta surroga, infatti non sapeva niente, ma non perchè non fosse preparata. Le pressioni verbali diventano sempre più forti fino a diventare fisiche e Michielan prende per un braccio Michele, per fermare il suo intento, alla sua terza richiesta affannosa:
- Sindaco mi dia un foglio che voglio dimettermi! Non ce la faccio più!
Sicché Michele si alza, cambia colore, mi gira le spalle e si piega in due. In un baleno faccio segno a Natalino di soccorrerlo mentre io di corsa vado ad informare la moglie che lavora in municipio.
Mi trattengo nell'ufficio del dirigente dell'area finanziaria che mi sarà testimone assieme a Natalino Salvati assessore di A.N. che entra mentre la moglie di Michele, dopo avermi chiesto il permesso che le viene concesso, sta per correre in soccorso del marito, sconvolta ed impaurita. Ma Michele non c'è più, se l'è portato via con sè il Michielan!
La sera del 19 marzo 2008 è convocato il Consiglio Comunale. Io arrivo senza aspettarmi nulla di buono, convinta che il Consiglio sarebbe saltato per mancanza del numero legale e avremmo finito la serata davanti alla solita amara pizza . Il segretario è assente, la vice-segretaria si avvicina a me molto preoccupata e mi avverte: - Hanno delle facce che non mi piacciono stasera...
_ Come?
Non sa rispondere, s'incupisce ancora di più ... è nervosa... tiene gli occhi abbassati... il tempo di pochi convenevoli con i consiglieri più anziani ed assisto da lontano ad un battibecco tra lei ed il Presidente del Consiglio. Mi avvicino ed hanno già finito . Mi allontano ed il battibecco continua più acceso di prima. Mi avvicino di nuovo e alla domanda
- Che cosa sta succedendo? - mi viene risposto - Niente!.
Ci siamo tutti, minoranza e maggioranza. Il presidente fa l'appello e passa alle comunicazioni. Vedo Della Nave dare un colpo brusco e nervoso al braccio di Scolaro Michele che si alza. A fatica. E' fortemente e nuovamente provato. Dice qualcosa che mi fa stringere il cuore. Penso a sua figlia alla quale ho insegnato per cinque anni. Legge alcune righe, la famiglia, la salute, per gravi problemi di salute, sono costretto a rassegnare le mie dimissioni. Si alza, fa un passo, si ferma,si asciuga il volto, anche altri consiglieri si commuovono fino alle lacrime. Continua il suo percorso fino al tavolo della presidenza. Noto che l'assessore di A.N. è assente. Consegna nelle mani del Presidente del Consiglio, Giovanni Battista Mestriner due fogli. In uno ci sono le dimissioni e nell'altro la delega delle stesse. Sta male non può consegnarle al protocollo. Il presidente fa mettere a verbale ma dice di non poterle accettare perchè le dimissioni vanno presentate personalmente al protocollo. Dopo di che, Giovanni si alza ed esprime al collega gli auguri del caso. Michele Scolaro non guarda in faccia nessuno e quando io mi alzo per esprimergli tutto il mio più sincero affetto politico, si alza e se ne va. Io continuo il mio intervento. Dopo di me chiede la parola un consigliere dell'opposizione: anche loro si dimettono, tutti. Infine il consigliere di Forza Italia Walter Della Nave dà il colpo di grazia e si dimette pure lui.
I consiglieri della Lega si mettono ad urlare tra l'incredulità generale, contro l'opposizione e Della Nave mentre escono pieni di soddisfazione incontenuta come butti.
Il giorno dopo, i Consiglieri dell'opposizione e della Nave arrivano presto in municipio muniti di fogli fino ai denti e aspettano a consegnare le proprie dimissioni: deve arrivare Michele e consegnarle per primo. Non si fidano. Se lui non si dimettesse più e loro invece sì, sarebbero a casa inutilmente . Michele arriva in municipio alle 9.30. Lo seguono al protocollo marcandolo stretto. Le dimissioni devono essere presentate contemporaneamente, in fascio, debbono avere le stesse motivazioni... almeno così recita un art. il 149 per far cadere un sindaco.
Michele alle 9.40 deposita le sue dimissioni ma il foglio è diverso da quello della sera prima perchè uguale a quello degli altri. Dopo che a Michele viene consegnata la sua ricevuta, esattamente 23 minuti dopo, è il secondo a tradire il mandato del popolo: Romano Centomo, il consigliere ex- sindaco. Dopo 8 minuti esatti il terzo. Poi via via tutti gli altri.
Dal canto mio nei giorni che seguono, procedo alle surroghe dei consiglieri dimissionari e continuo a governare in primis con l'approvazione del bilancio.
Dopo Pasqua arriva un fax dal prefetto che dice che non scioglie il consiglio e dice anche il perchè.
Walter Della Nave di Forza Italia assieme ad altri quattro consiglieri dimissionari fanno ricorso al TAR e lo vincono. Si apre un'inchiesta perchè i consiglieri ricorrenti vengono a conoscenza della sentenza molto prima che questa venga emessa, festeggiano e dichiarano ai giornali di aver vinto. Il Prefetto di Venezia, manda così un commissario prefettizio e sospende il Consiglio e la Giunta.
Si ricorre al Consiglio di Stato che però ricalca la decisione del TAR. Come mai il Consiglio di Stato emana una sentenza contro sè stesso? L'art. 149 non era la fotocopia di quello che era successo a Scorzè? Perchè dunque smentirlo? Che cosa è successo ancora?
Il 19 giugno 2008 anche Michele Scolaro tradisce il suo sindaco, la sua giunta, il suo partito e il suo Consiglio e solo a lui e a qualcun altro è dato sapere il perchè.
Lo fa apponendo la sua firma ( che più volte rinnegherà a colleghi di Giunta e di Consiglio e alla stampa) su un documento, che verrà depositato al Consiglio di Stato qualche giorno prima della discussione del ricorso, sottoscritto dai Consiglieri di minoranza e dal consigliere di Forza Italia Walter Della Nave.
" I sottoscritti - recita il documento - dichiarano con la presente che in data 20 marzo 2008 alle ore 9.40 circa si sono presentati contemporaneamente presso l'ufficio protocollo ed hanno rassegnato, seppur con atti separati, le proprie dimissioni dalla carica di Consiglieri Comunali del Comune di Scorzè. "

Oggi 12 settembre, il Presidente della Repubblica non ha ancora sciolto il Consiglio Comunale di Scorzè.

Questo è tutto, ognuno tragga le conclusioni che ritiene opportune, da parte mia (per le parti alle quali ero presente) confermo ogni parola di quando sopra descritto, e sono amareggiato, indignato e schifato, ma consapevole che non bisogna arrendersi neanche di fronte all'arroganza e al potere di QUALCUNO ... lasciare il paese in mano a persone indegne di fiducia significherebbe gettare la spugna.

giovedì 11 settembre 2008

145) PARTITO DEMOCRATICO: IL GRANDE BLUFF E' FINITO.


Il PD crolla sotto il peso delle differenze interne: il grande bluff del grande partito democratico è già arrivato alla resa dei conti, con schieramenti interni e differenze ideologiche troppo marcate per poter coabitare e così da Roma fino ai gruppi di paese l'implosione è inevitabile.
Veltroni spara a zero sui suoi compagni, i suoi compagni non lo riconoscono come leader e preferiscono altri.... i margheritini non sopportano i DS, i DS stanno scappando dai margheritini troppo arroganti.... comando io, no io, le sinistre guardano e sperano di veder cadere il grande castello di carte che li ha spazzati via...
Poteva solo finire così.
E PER IL PD DI SCORZE' FRANTUMATO IN MILLE VOGLIE DI POTERE SI PREANNUNCIANO TEMPI BUI.......

144) SETTE ANNI FA E' CAMBIATO IL MONDO, ci sentivamo tristi, attoniti ed un po' americani.


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11 SETTEMBRE 2001
SENZA PAROLE

martedì 9 settembre 2008

143) SOPHORA E GOMORRA: e i cittadini rimangono di sale.

post tratto da MURO LIBERO


Da alcuni anni la Venice Ambitec interviene regolarmente per salvaguardare un bellissimo esemplare di Sophora japonica situato in centro a Cappella di Scorzè (VE) a ridosso della statale Moglianese. In passato sono stati effettuati oltre ad alcuni interventi di potatura leggera e di sistemazione del terreno circostante per migliorarne le condizioni ambientali ed estetiche, soprattutto alcuni trattamenti al terreno attraverso palo iniettore per migliorare l'aspetto fitosanitario dell'esemplare: trattamenti con fosfiti per aumentare le difese endogene della pianta e per migliorare l’attività vascolare (i fosfiti stimolano infatti l’attività radicale e l’attività fotosintetica dell’apparato fogliare). Inoltre trattamenti con micorrize per aumentare il numero di peli radicali e quindi l’assorbimento a livello delle radici..........

Questa fine estate 2008 verrà ricordata nel nostro Comune, oltre che per il primo commissariamento della storia, anche per l’abbattimento dell’albero che più ha rappresentato il vivere sociale della comunità di Cappella.
Da più di centocinquant’anni ha accompagnato la storia della frazione, ha visto nascere, vivere e morire generazioni di paesani, era lì, monumento naturale, oramai presenza discreta, ma rassicurante di un borgo proteso al futuro, ma ancorato alle sue radici. In una di queste giornate di settembre una presenza aliena alla guida dell’amministrazione comunale ha deciso la sua morte.
Ha deciso che un monumento naturale, censito tra le presenze arboree comunali da tutelare, venisse trasformato in legna da ardere (per i soliti voraci caminetti dei soliti avvoltoi a parvenza umana).Per motivazione la sicurezza, dopo la tempesta che ancora una volta ha spazzato i nostri luoghi, tangibile segno del fatto che “cambiamento climatico” non è solo una frase oramai a rischio di banalità, ma nuove situazioni climatiche che metteranno a dura prova il nostro vivere, v’era il timore di cedimenti radicali.
Ma si sono vagliate tutte le possibilità per una salvaguardia, si sono valutate tutte le opzioni per metterlo in sicurezza senza doverlo abbattere? Se fosse stato un monumento storico d’altro tipo sarebbe stato abbattuto? Chi è stato interpellato per una seria perizia di stabilità e di salvaguardia?Domande inutili a posteriori.
Rimane l’amarezza d’aver lasciato le decisioni della vita dei nostri territori ad un alieno a cui manca la sensibilità storico, civile ed ambientale per valutare l’importanza delle cose per coloro che vivono i loro luoghi.
Rimane l’amarezza e la rabbia di quello che è avvenuto e che avverrà, quest’albero è la prima avvisaglia di decisioni asettiche e tecnicistiche che verranno calate sulla testa dei cittadini senza che questi ne siano al corrente.
E’ questo il risultato del ricorso al TAR dei cinque “benemeriti”, alcuni li definiscono in questo modo, che hanno privato il nostro comune di una guida politica.E’ bene ricordarsene, è stato un ricorso contro le istituzioni ed il cittadino ne paga le conseguenze.
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Giuseppe Papazzoni già consulente all'ambiente del già Sindaco del Comune di Scorzè Clara Caverzan

giovedì 4 settembre 2008

142) TIFO VIOLENTO: TOLLERANZA ZERO.


Sequestrano un treno, lo distruggono, fanno scempio della stazione e ditutto ciò che incontrano nel loro esaltato percorso fino allo stadio, sono armati di bastoni, martelli e serramanico.... sembra (ed è ormai certo) che tra loro ci siano centinaia di pregiudicati già inviati dalla camorra a scontrarsi con la polizia alla discarica di Pianosa...

Adesso basta!

Nessuno sconto. Chi ha sbagliato pagherà. Promette chiarezza e giustizia il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in merito alle violenze di domenica scorsa in occasione della partita Roma-Napoli. Contro gli ultrà, per il ministro serve la mano pesante, e dopo gli atti di teppismo Maroni garantisce tolleranza zero. "Se qualcuno ha sbagliato pagherà”, ha detto. “Non ci improvvisiamo davanti a queste cose. Lunedì, prima che intervenisse la magistratura, ho sentito il capo polizia, il prefetto ed il questore di Napoli e Roma. Invece, quello che avviene nelle aule dei tribunali non dipende da me". "Dipende invece da me che le regole vengano attuate in maniera da impedire che alla prossima giornata di campionato avvenga di nuovo quello che è avvenuto domenica", ha aggiunto.

Quattro i principali provvedimenti annunciati dal ministro:

1) I responsabili delle violenze di domenica in occasione di Roma-Napoli saranno “colpiti dal provvedimento che impedirà loro di partecipare a manifestazioni sportive per i prossimi due anni”.

2) Gli stessi teppisti, “saranno denunciati alla magistratura per associazione per delinquere”

3) Vi sarà “divieto di trasferta delle tifoserie organizzate del Napoli Calcio per tutto il campionato”

4) Saranno individuate “alcune partite a rischio sulla base di precedenti gravi per le quali verranno presi provvedimenti che arrivano fino alla disputa a porte chiuse”

"Condivido pienamente le intenzioni del ministro Maroni perché occorre porre un freno a questo dilagare di delinquenza irrefrenabile e irrazionale che non ha nulla di sportivo. Questo non è sport, è delinquenza pura". Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, oggi a Palermo. "Ricordo il lutto per Filippo Raciti, ma questi episodi continuano a ripetersi. Bisogna tornare sul tema - ha avvertito - e fare in modo che eventuali trasferte possano anche non essere consentite, sebbene a pagare sarà lo sport. Ma tra lo sport e la necessità di garantire l'incolumità dei cittadini e la serenità di un intero quadro istituzionale, va privilegiata questa seconda esigenza".

141) VOTO AGLI IMMIGRATI: FINI CI PROVA... TASSATIVO NO DELLA LEGA NORD


VERONA, 4 SET -La Lega conferma la contrarieta' netta al voto agli immigrati. Da Verona il ministro Maroni e' categorico: 'Non e' nel programma di governo'. La stessa linea conferma anche An: 'E' un tema in discussione da tempo, ma ritengo che in questa legislatura non ci siano numeri e condizioni per questa svolta che sarebbe un errore', insiste Gasparri. 'Il Niet al diritto di voto agli immigrati la dice lunga sul profilo razzista di questo governo', commenta il segretario nazionale di Prc, Paolo Ferrero. 'Che oltre tre milioni di persone che abitano e lavorano in Italia, pagando regolarmente le tasse, siano privi del piu' elementare diritto democratico, al governo delle destre sembra una cosa normale', insiste Ferrero secondo il quale questa 'volonta' razzista del governo finisce per trascinare il nostro Paese, passo dopo passo, in un regime di apartheid'. 'Assolutamente contrario' al voto, invece, il ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia per il quale 'con gli immigrati bisogna parlare di lavoro, di rispetto delle leggi e non di voto'. 'Al momento -chiude Zaia- le priorita' del governo sono ben altre'.

Risolto il dubbio: Fini si è espresso solo a proprio nome, non è volontà di questa maggioranza di governo dare il voto agli immigrati. Punto.

mercoledì 3 settembre 2008

140) LA RUSSIA NON STA AI PATTI: spero che il mondo occidentale prenda provvedimenti.


Siamo tornati al terrore... ma mi chiedo cosa sarebbe successo se al posto della russia tale comportamento fosse stato tenuto da un paese occidentale... e la stampa dice che è tutto risolto...
Nel mondo ci sono guerre che durano da vent'anni e che sono iniziate per molto meno... ma al posto di Georgia, Tbilisi e paesi poveri c'erano gli emiri del petrolio....

SENZA PAROLE..... (sconsiglio ai deboli di stomaco di cliccare la scritta in cirillico)

ЗЛОЧИНИ МОСКВИ НА КАВКАЗЬКІЙ ЗЕМЛІ. ВІЧНА СЛАВА ЗАГИБЛИМ СИНАМ ГРУЗІЇ!