CONSIGLIO SALVO, CAVERZAN RESTA IN SELLA
la prefettura rompe gli indugi "legittimo che resti in carica"
così titola oggi LA NUOVA VENEZIA e prosegue:
-Il sindaco Clara Caverzan e la sua maggioranza ce l'hanno fatta.
L'opposizione? ha fallito l'assalto e ora ha la coda tra le gambe.
a tale notizia il gruppo del Partito Democratico reagisce definendo la posizione del prefetto: "Decisione sbagliata" -
mi stupisce che proprio chi invocava la giustizia del prefetto come arbitro designato trovi oggi da ridire sulla decisione presa.
io resto dell'idea che la contestualità è data da due cose:
a) simultaneità temporale
b) identità di intenzioni
ed in questo caso certamente non c'erano identità di intenzioni dato che il primo consigliere lascia "suo malgrado" e visibilmente emozionato per motivi di salute, mentre gli altri tentano di sfruttare gli altrui problemi per sfiduciare il sindaco.
del gap temporale (comunque appurato) non mi interesso, ma certo è che se il prefetto ha così deciso dopo 15 giorni di accertamenti significa che la somma delle due cose (mancanza della contestualità di intenzioni e temporale) vanifica il tentativo di blitz e lo trasforma in un autogol per chi voleva affossare l'attuale amministrazione che deve continuare ad amministrare serena.
un grazie di cuore va comunque ai 10 dimissionari per motivi politici, che con il loro "sacrificio"hanno rafforzato come mai prima l'amministrazione comunale la quale si è trova oggi in grandissima forma e nelle condizioni di recuperare il tempo perso proprio a causa del comportamento di alcuni di loro e del loro ostruzionismo.
già nel primo consiglio comunale tenutosi l'altra sera infatti , sono stati deliberate senza alcun intoppo un nutritissimo gruppo di delibere utili ai cittadini, il nuovo centro storico a misura di cittadino e vivibile, l'apertura della farmacia comunale, le tariffe tia, altre delibere minori ed è stato presentato il bilancio che sarà approvato il prossimo mercoledì.
--a proposito di bilancio ai nostri cittadini interesserà sapere che Scorzè è l'unico paese in provincia di Venezia (e uno dei pochissimi in italia) che non ha aumentato le imposte comunali non ostante il governo prodi abbia ridotto i trasferimenti ai comuni. --
e questo grazie anche a chi (forse consapevole di essere da sempre un intoppo alla buona amministrazione) ha ritenuto che con la presentazione delle proprie dimissioni avrebbe snellito e velocizzato finalmente la vita amministrativa.
Ancora grazie per il senso di responsabilità dimostrato.
e l'amministrazione finalmente vola.
la prefettura rompe gli indugi "legittimo che resti in carica"
così titola oggi LA NUOVA VENEZIA e prosegue:
-Il sindaco Clara Caverzan e la sua maggioranza ce l'hanno fatta.
L'opposizione? ha fallito l'assalto e ora ha la coda tra le gambe.
a tale notizia il gruppo del Partito Democratico reagisce definendo la posizione del prefetto: "Decisione sbagliata" -
mi stupisce che proprio chi invocava la giustizia del prefetto come arbitro designato trovi oggi da ridire sulla decisione presa.
io resto dell'idea che la contestualità è data da due cose:
a) simultaneità temporale
b) identità di intenzioni
ed in questo caso certamente non c'erano identità di intenzioni dato che il primo consigliere lascia "suo malgrado" e visibilmente emozionato per motivi di salute, mentre gli altri tentano di sfruttare gli altrui problemi per sfiduciare il sindaco.
del gap temporale (comunque appurato) non mi interesso, ma certo è che se il prefetto ha così deciso dopo 15 giorni di accertamenti significa che la somma delle due cose (mancanza della contestualità di intenzioni e temporale) vanifica il tentativo di blitz e lo trasforma in un autogol per chi voleva affossare l'attuale amministrazione che deve continuare ad amministrare serena.
un grazie di cuore va comunque ai 10 dimissionari per motivi politici, che con il loro "sacrificio"hanno rafforzato come mai prima l'amministrazione comunale la quale si è trova oggi in grandissima forma e nelle condizioni di recuperare il tempo perso proprio a causa del comportamento di alcuni di loro e del loro ostruzionismo.
già nel primo consiglio comunale tenutosi l'altra sera infatti , sono stati deliberate senza alcun intoppo un nutritissimo gruppo di delibere utili ai cittadini, il nuovo centro storico a misura di cittadino e vivibile, l'apertura della farmacia comunale, le tariffe tia, altre delibere minori ed è stato presentato il bilancio che sarà approvato il prossimo mercoledì.
--a proposito di bilancio ai nostri cittadini interesserà sapere che Scorzè è l'unico paese in provincia di Venezia (e uno dei pochissimi in italia) che non ha aumentato le imposte comunali non ostante il governo prodi abbia ridotto i trasferimenti ai comuni. --
e questo grazie anche a chi (forse consapevole di essere da sempre un intoppo alla buona amministrazione) ha ritenuto che con la presentazione delle proprie dimissioni avrebbe snellito e velocizzato finalmente la vita amministrativa.
Ancora grazie per il senso di responsabilità dimostrato.
e l'amministrazione finalmente vola.
5 commenti:
La tua analisi non fa una piega ma è logico che facciano ricorso almeno per salvare la faccia.
Secondo me, facendo ricorso fanno una figura ancora più emmè...
Comunque, spostanto l'analisi dal piano locale a quello nazionale, avete visto le schede elettorali di domenica?
Come potete vedere, non è un caso isolato di bricconeria, ma il PD è infido a tutti i livelli.
Dai, lo scherzo è bello quando dura poco, adesso puoi gettare la maschera.
Igino Michieletto questa volta ha toppato di brutto!
E sono in molti a dire che è stata un'idea di Centomo per vendicarsi di come fu trattato nell'ultima campagna elettorale.
doppiamente trombato ma una volta autotrombato.
E' ora di finirla con la gestione bulgara del comune di scorzè da parte delle famiglie michieletto ed affini e consociati !!!
possibile che non si possa dire basta una volta per tutte!
basta con la gestione privata della cosa pubblica!
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