Ne ho sentite di tutti i colori, ho ricevuto telefonate e mail, critiche e considerazioni si sprecano... gli italiani sono fatti così: durante i mondiali tutti esperti di calcio, durante una nevicata tutti esperti di gestione delle emergenze.
I fatti: tra le due e le sei di sabato mattina una nevicata senza precedenti copre il territorio di Scorzè (e di buona parte del nord-Italia) con oltre trenta centimetri di neve, non quindi la solita spruzzata di neve sciroccosa, acquosa alta pochi centimetri che regolarmente ogni paio d'anni fa capolino da queste parti, ma una massiccia nevicata asciutta, farinosa, di quella che dura, di quella che io avevo visto solo in montagna, assolutamente mai da queste parti, mai a mia memoria, mai a memoria di persone più anziane di me.
Nei magazzini comunali la normale scorta di sale per le emergenze è pronta, i mezzi di intervento vengono allertati, i pochi dipendenti del Comune entrano in azione immediatamente e si prodigano al meglio con i mezzi che hanno e con il prezioso aiuto dei VOLONTARI (ribadisco, Volontari) della Protezione Civile. Precedenza a scuole, asili, municipio, strade di collegamento, sottopassi, incroci... in poche ore si è costretti a procurarsi altro sale ed un ulteriore carico viene procurato domenica. in 24 ore vengono sparsi sulle strade del territorio 400 quintali di sale e si riesce a mantenere aperte le scuole e tutti i servizi. (emergenze del passato sono state tranquillamente gestite con 50/60 quintali).
Ricordo che altrove, Bologna, Milano, Venezia e provincia, Padova, e buona parte del triveneto abbiamo assistito a chiusura delle scuole, dei servizi, blocco dei trasporti, delle autostrade, dei treni... a Padova si entrava solo con le catene, a Mestre non si poteva circolare... Una sola eccezione: la provincia di Treviso (almeno una parte) che si è difesa meglio delle altre, ma vorrei ricordare che la Protezione Civile di Treviso è la più efficiente d'Italia, e la Provincia di Treviso rappresenta un'eccellenza nel desolato panorama degli enti locali italiani ed ha investito (unica in Italia) dagli anni di Luca Zaia in poi cifre importanti in mezzi di Protezione Civile e addestramento uomini. Ricordo inoltre che proprio la Protezione Civile Trevigiana è stata la prima ad arrivare in Abruzzo a soccorrere i terremotati e l'Abruzzo non è certo confinante con Treviso...
A questo punto entrano in azione gli esperti della teoria (gli stessi che all'occorrenza sanno tutto di calcio, di sanità, di allagamenti, di gestione del territorio, di lavori pubblici) ed i loro preziosi "io avrei fatto.." "ai miei tempi..." ecc. ecc.
E si sprecano giudizi e sentenze: "il comune non ha fatto..""il paese è completamente ghiacciato""Le strade sono sporche" sporche si, ma percorribili,
dimenticando che bisogna fare i conti con storicità: mai una nevicata simile si era vista a Scorzè, bisogna fare i conti con i mezzi a disposizione: non siamo la Provincia autonoma di Bolzano con i suoi miliardi ed i suoi spazzaneve, non abbiamo decine di operai come altrove, non ci hanno mandato i militari, non abbiamo i volontari di Treviso, educati e sensibilizzati da anni, non abbiamo le attrezzature idonee per affrontare tali emergenze.
Il mio giudizio è totalmente diverso: con pochi operai, pochi mezzi (trattori di contadini che spargevano sale e spazzavano neve) e un gruppetto di volontari della Protezione Civile si è riusciti a garantire gli spostamenti su tutto il territorio e la fruibilità di ogni servizio pubblico.
Altrove in generale la situazione era nettamente peggiore.
Grazie a chi si è dato da fare, grazie agli operai che hanno lavorato ininterrottamente per due giorni, grazie ai volontari che si sono prodigati...
... e agli "esperti tuttologi del giorno dopo" vorrei chidere per il futuro di munirsi di pala e dare una mano... sarebbe più utile delle loro sterili e sgradevoli critiche.