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martedì 25 agosto 2009

212) RALLY CITTA' DI SCORZE' 2009: i video dell'appuntamento rivelazione, decine di migliaia gli appassionati lungo il percorso.

Magico weekend a Scorzè, la sesta edizione del Rally paesano è andata oltre ogni aspettativa: un fiume di appassionati ha partecipato e tifato per gli oltre 130 equipaggi in gara.

articoli su:

Il primo video è un tributo a Jean Ragnotti, il pilota che in questo filato d'epoca "danza" con una Maxi Turbo5 Renault.



Grandi preparativi al parco assistenza con oltre 100 scuderie al lavoro


Qualche immagine della gara


Grazie alla organizzazione giudicata PERFETTA dagli addetti ai lavori la sicurezza era garantita da un centinaio di commissari di percorso e piazzole delimitate per l'enorme quantità di pubblico accorso. Qualche spettacolare incidente assolutamente senza conseguenze nel video che segue


Ecco l'emozione di correre una prova speciale all'interno di una vettura da rally.... con finale a sorpresa.

Così il "Rally Città di Scorzè" si conferma manifestazione apprezzata e attesa da migliaia di persone (oltre 10.000 gli appassionati ed i curiosi presenti) e si rivela essere sul territorio l'evento sportivo che in un solo giorno attira più persone a Scorzè e lungo il tracciato delle prove speciali che si snoda su ben tre province (Venezia-Padova-Treviso) e quattro comuni (Scorzè-Trebaseleghe-Noale e Zero Branco).
L'organizzazione si è dimostrata ancora una volta tra le più curate ed attente (sicurezza, location, immagine, eventi associati) che si possano incontrare a livello nazionale e il Rally scorzetano si candida a divenire un appuntamento sempre più importante e sempre di maggior prestigio.
Un plauso al Comitato che cura la manifestazione che tanto lustro dà al nostro territorio, ed un augurio a continuare sulla strada (certamente vincente) intrapresa fin dai primi anni '90.

lunedì 17 agosto 2009

211) INNO?? DE CHE?? DE CHI?? ma lo avete mai letto???


INNO di MAMELI
(da Quirinale.it)

Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò


Tanto parlare in questi giorni di una canzone (inno per alcuni) (delirio di un invasato secondo me) che nessuno conosce: diciamolo onestamente, pochi italiani sanno a memoria la prima delle cinque strofe (per intenderci quella che canta la Nazionale di calcio....) ma NESSUNO conosce le altre quattro, e fa sorridere vedere che frasi come "i bimbi d'Italia si chiaman balilla" abbiano resistito tanti anni, ed il motivo è solo uno: dell'esistenza di tale verso non ne sa nulla la stragrande maggioranza dei patriottici difensori dell'"inno" che di bello probabilmente ha solo la musica, una marcetta molto orecchiabile ma poco solenne divenuta ormai refrain delle glorie calcistiche e quindi emozionante.
Apprezzo personalmente il passaggio "Dovunque è Legnano" chiaro riferimento alle gesta di quell' Alberto da Giussano tanto caro al Carroccio ed il fatto che l'autore riconosca che "Non siam popolo" come ancora è dopo oltre cento anni.
I vari riferimenti all'Austria in realtà non possono essere condivisi da un popolo come quello Veneto che stava molto meglio durante il "dominio" austroungarico (e meglio ancora in epoca Serenissima) che come parte di una pseudorepubblica creata mescolando popoli, costumi e atteggiamenti troppo diversi per essere considerati parte di un unico stato... lo stato c'è ma solo sulla carta, non esiste uno spirito nazionale, una bandiera per cui morire, un vero vessillo che sia di aggregazione.

Personalmente trovo la bandiera tricolore estremamente inelegante (rosso e verde assieme... orribile) e molto meno intrisa di storia della bandiera di San Marco, o di quella dei quattro mori che rappresenta la Sardegna (chiedete a un sardo se si ritenga italiano.. vi manderà a quel paese) e via via tutte le altre bandiere regionali.

Resto dell'idea che Garibaldi (il famoso mercenario criminale guerrafondaio) avrebbe fatto bene ad occuparsi di botanica.
L'idea di un'Italia unita poteva anche essere simpatica, ma si è dimostrata una stronzata. ridateci il LombardoVeneto, la Serenissima, l'Austroungarico, qualsiasi cosa ma non questo pateracchio malriuscito e malassortito.

domenica 9 agosto 2009

210) L'ATTUALITA' POLITICA E' TUTTA FIRMATA LEGA NORD


Pontida, 08-08-2009

Le gabbie salariali per difendere il salario dei lavoratori del Nord dove il costo della vita e' piu' alto che al Sud, ma anche difesa dei dialetti, che rappresentano la storia e la tradizione: sono le nuove battaglie che Umberto Bossi ha deciso di lanciare per il prossimo autunno.
A Pontida, dove ogni anno si raduna il popolo leghista, il ministro delle riforme ha rispolverato lo slogan a lui e ai leghisti tanto caro "stop con Roma ladrona e padrona".
Bossi ha colto l'occasione della festa leghista di Pontida per rispondere al presidente della Camera Gianfranco Fini che da Marcinelle, dove nel 1956 morirono 262 minatori, molti dei quali lombardi e veneti emigrati in Belgio, ha ricordato ai politici del Nord di pensare ai loro antenati immigrati: "Noi - ha detto Bossi - andavamo a lavorare non ad uccidere la gente".
Le gabbie salariali sono una vecchia idea del leader della Lega che nei giorni scorsi, dopo il dibattito sul Sud, ha deciso di rilanciarla con maggior forza: "Qui - ha detto - gli stipendi sono troppo bassi. Invece di dare tanti soldi allo stato bisogna metterli in busta paga.

Quest'estate la Lega si battera' per i salari legati al costo della vita". Se l'idea di sottoporre i professori delle scuole ad un test del dialetto ha suscitato molte polemiche, Bossi ha voluto rilanciare il tema: "Stop alla carcerazione dei nostri dialetti imposta da Roma ladrona.
Quest'estate scriveremo una legge per la salvaguardia dei nostri dialetti che devono essere insegnati anche nelle scuole perche' rappresentano la nostra storia e per secoli sono stati la nostra lingua".
Per il popolo leghista, con l'entrata in vigore del disegno di legge sulla sicurezza e quindi delle ronde, l'8 agosto e' una data storica: "E' una vittoria del governo" ha spiegato Bossi evidentemente insoddisfatto dal fatto che molti sindaci anche del centrodestra, come la Moratti e Alemanno a Milano e a Roma, hanno deciso di attendere: "Peggio per loro. Vorra' dire che le useranno i cittadini".
Come spesso accade per la Lega in estate, i temi politici per dopo le ferie vengono anticipati a Pontida e a Ponte di Legno: "Arrivando a Pontida - ha concluso Bossi - alcuni fratelli padani mi hanno detto che sono pronti a partire a un mio ordine. Noi saremo in prima fila perche' abbiamo fatto la Lega non per vincere le elezioni ma per andare fino in fondo".
AVANTI COSI', LA LEGA NORD PIEGA LA STORIA

giovedì 6 agosto 2009

209) NUOVO CASELLO DI MARTELLAGO E SCORZE': ECCOLO QUA.


ipotesi (ma neanche tanto) di come si presenterà il casello di Cappella



Il passante è fatto, ora si parla di caselli, e come ipotizzato per mesi ecco che il casello di Martellago-Scorzè (che in realtà si trova a Cappella) prende forma, e Veneto Strade sceglie di presentarlo in una assemblea pubblica tenuta a Pianiga (!!!!).

Ecco di come si presenta una delle ipotesi che sono comunque praticamente identiche se non per piccole differenze sul tipo di "ponte" da realizzare.
Si tratta di un doppio casello con due piazzali che servono due direzioni, uno a est del fiume e uno a ovest, collegati con una grande opera di scavalco dell’autostrada: un viadotto principale lungo 575 metri su 14 luci, alto 14 m sul piano campagna. Tra rampe e viabilità, il progetto prevede altri 4 ponti sul Dese e uno sul Piovega, 5 rotatorie e un sottopasso di mezzo km sotto via Morosini.
Il progetto comprende due nuove bretelle, una a ovest che si aggancerà alla variante alla 515, una a est, lunga 5,5 km, la “circonvallazione nord” di Martellago, che affiancherà il corso del Dese, taglierà via Ca’ Nove (che sarà fatta passare sopra un cavalcavia alto 6 metri), incrocerà con una rotonda via San Paolo a Peseggia, supererà via Morosini e si innesterà sulla Castellana presso la zona industriale di Martellago.
Data la delicatezza del sito è stato studiato un sistema di idrovore e sifoni per raccogliere la portata del Desolino. Previste anche barriere e asfalto fonoassorbenti, implementazione di quelle già presenti sul Passante e la piantumazione di filari arborei di prima e seconda grandezza e siepi. Il progetto suggerisce 4 alternative su cui poi sceglierà il Cipe. La prima sulla circonvallazione nord, di cui si propone una soluzione più lunga, di 1,1 km, per evitare un’area piena di accessi e frontisti come la zona industriale di Martellago. L’innesto sulla Castellana avverrebbe più a est sconfinando di circa 700 metri sotto Venezia, a Trivignano. La seconda, sempre per la circonvallazione nord, prevede invece la possibilità che intersechi a raso via Ca’ Nove a Martellago. Le altre due sono sul viadotto. La terza ne ipotizza uno strallato con una grande luce di 90 metri e un’antenna alta 45; la quarta prevede che i piazzali vengano congiunti con un percorso in viadotto interno e diretto (più corto di 80 m) che non inciderebbe nella parte a nord del Dese ma resterebbe dove il fiume è già segnato dal Passante, compattando da 16 a 10 ettari.
Il casello sarà interessato da 25mila veicoli al giorno, 21mila provenienti da ovest, 4mila da est. Ciò comporterà un aumento di traffico sul Passante del 13% e una netta diminuzione di quello che ora attraversa la Castellana (meno 25%) e la Moglianese (meno 40%). L’intervento costerà sui 60milioni di euro; per l’ultimazione si parla di due anni, quindi nel 2011.(il gazzettino ndr)

Ora il vero problema sono le strade di accesso al casello, oppure il nostro territorio sarà trasformato in un enorme ingorgo di mezzi in transito.

mercoledì 5 agosto 2009

208) RALLY CITTA' DI SCORZE' : 22 e 23 Agosto 2009 la grande Kermesse. Arriva Jean Ragnotti.



E’ ufficiale: sarà il mitico Jean Ragnotti l’apripista d’eccezione al 6° Rally Sprint Città di Scorzè il prossimo 23 agosto. Dopo Gigi Galli nel 2007 e Andrea Dallavilla nel 2008, quest’anno il compito di aprire le danze tocca al funambolico pilota transalpino amato da molti e che, a cavallo tra gli anni 70 e 80, si è esibito a bordo delle berlinette di casa Renault. I ragazzi del Comitato Organizzatore lo avevano promesso già alla fine della passata edizione: “Nel 2009 non ci risparmieremo per stupirvi e farvi divertire!!”
Le premesse ci sono tutte, non ci resta che aspettare il via della manifestazione.


VI ASPETTIAMO NUMEROSI!